Da Mirandola una bella storia di solidarietà: gli anziani donano dei lavoretti agli operatori impegnati contro il Covid

È una straordinaria storia di solidarietà, come solo il periodo natalizio sa regalare, quella che arriva da Mirandola, dove, a partire da un’idea semplice ma carica di significato, si è innescato un circolo virtuoso che ha coinvolto persone fragili e operatori sanitari del Santa Maria Bianca. E così nell’arco di pochi mesi sono stati prodotti circa 40 lavoretti, tra statuine, centrini ricamati, portacandele, vasetti di marmellata, palline di Natale decorate a mano e tante altre opere eseguite spesso anche con materiali di recupero.

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È una straordinaria storia di solidarietà, come solo il periodo natalizio sa regalare, quella che arriva da Mirandola, dove, a partire da un’idea semplice ma carica di significato, si è innescato un circolo virtuoso che ha coinvolto persone fragili e operatori sanitari del Santa Maria Bianca.

Tutto è partito da un’intuizione di Laura Colletti, Coordinatrice delle professioni sanitarie del reparto di Pneumologia diretto dal dottor Rodolfo Murgia, che insieme al suo staff ha elaborato un progetto per creare un filo conduttore che potesse collegare l’ospedale al territorio locale: coinvolgere le persone più fragili, anziani e disabili, spesso alle prese con la solitudine, nell’esprimere le proprie abilità creando piccoli lavoretti. 

A fare da trait d’union tra l’ospedale e il territorio è stata Suor Teresa, referente spirituale dell’Ospedale di Mirandola: “A ottobre ho parlato di questo progetto a Suor Teresa – spiega Laura Colletti –, lei è a contatto con i più fragili, con le disabilità, la malattia, la terza età e tante persone sole, portando loro supporto e conforto. Visto che gli anziani sono persone con importanti competenze, si è pensato di portare le loro abilità tra gli operatori sanitari, creando un collegamento tra il territorio e quegli operatori che sono stati in prima linea durante la pandemia e che continuano ad affrontarla, oltre a gestire la salute locale”.

E così nell’arco di pochi mesi sono stati prodotti circa 40 lavoretti, tra statuine, centrini ricamati, portacandele, vasetti di marmellata, palline di Natale decorate a mano e tante altre opere eseguite spesso anche con materiali di recupero forniti da Suor Teresa.

“Con questo progetto – sottolinea ancora Colletti, supportata in questo progetto dal primario Murgia e dagli altri colleghi della Pneumologia – abbiamo portato a compimento due obiettivi nobili: dare un progetto a medio termine per combattere la solitudine e la depressione della terza età e regalare un sorriso e una piccola opera d’arte a chi continua ad essere in prima linea”.

Nei giorni scorsi la consegna simbolica da parte di Suor Teresa, davanti all’albero di Natale all’interno dell’Ospedale, dei doni agli operatori della Pneumologia: una piccola, grande storia di solidarietà che contribuisce ad allietare le festività natalizie.