Prendersi cura al tempo della pandemia

Al via l’undicesima edizione del Caregiver Day (giornate dedicate al familiare che si prende cura di un proprio caro). Tutti i venerdì del mese di maggio (7, 14, 21 e 28), si terranno dei webinar on line, dalle 15 alle 17, con accesso gratuito e previa iscrizione.

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E’ trascorso un lungo, difficile anno in cui la pandemia ha cambiato profondamente le nostre esistenze. La cura ha mostrato di essere essenziale nel dare speranza, accoglienza, sostegno. E proprio per questo il prendersi cura va riconosciuto, sostenuto, valorizzato, ma anche riprogettato, riconnesso, integrato nelle nostre vite. Un lavoro di cura sostenibile attraverso servizi di prossimità e welfare di comunità, tra generi e generazioni, tra casa e lavoro, tra distanza e presenza, tra tecnologia e contatto in presenza.

Di tutto questo e molto altro si parlerà in occasione dell’undicesima edizione del Caregiver Day (giornate dedicate al familiare che si prende cura di un proprio caro). Tutti i venerdì del mese di maggio (7, 14, 21 e 28), si terranno dei webinar on line, dalle 15 alle 17, con accesso gratuito e previa iscrizione.

La rassegna è realizzata dalla Cooperativa sociale Anziani e Non Solo, col sostegno dell’Unione delle Terre d’Argine, e col patrocinio di Regione Emilia Romagna, Associazione dei Caregiver Familiari dell’Emilia Romagna e Ausl di Modena.

“Quattro incontri che porteranno: risultati di ricerca, riflessioni, esperienze, testimonianze, quattro incontri per aiutarci a ripartire…. dando corpo a un nuovo paradigma di cura”, spiegano gli organizzatori della cooperativa sociale.

Si parte venerdì 7 maggio con un saluto della vice Presidente della Regione Emilia Romagna Elly Schlein e la lezione magistrale di Luigina Mortari, professore Ordinario di Epistemologia della Ricerca Qualitativa presso la scuola di Medicina e di Filosofia della cura, Dipartimento di Scienze Umane – Università degli Studi di Verona) sul tema: La strada del cambiamento e della ricostruzione passa per la cura. Il 14 maggio si parlerà de L’impatto sociale del Covid 19 sulle strutture protette: ripensare i servizi per anziani e caregiver familiari. La presentazione della ricerca, realizzata da Francesca Corradini e Maria Luisa Raineri del Centro di Ricerca Relational Social Work dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sull’impatto della pandemia nelle strutture per anziani espresso attraverso la narrazione di operatori, ospiti, familiari, fornirà importanti elementi per un confronto, finalizzato a evidenziare punti chiave per una nuova progettazione dei servizi di assistenza alle persone anziane. Alla tavola rotonda parteciperanno: Filiberto Zecchini (coordinatore Dipartimento Politiche Sociali -CISL Emilia Romagna), Alberto Alberani (rappresentante del Coordinamento regionale Forum terzo settore Emilia Romagna), Lalla Golfarelli (presidente dell’Associazione Caregiver Familiari Emilia Romagna), Fabia Franchi (responsabile Servizio Assistenza territoriale Regione Emilia Romagna) e Alberto Bellelli (responsabile Welfare ANCI Emilia Romagna).

Venerdì 21 maggio il focus sarà su Gli impatti della cura sulla salute emotiva e fisica del caregiver: quali interventi di sostegno e prevenzione.

Partendo dalla ricerca sugli impatti del Covid sul caregiver realizzata da INRCA per Eurocarers, si passerà – attraverso l’intervento di Silvana Grandi, professoressa ordinaria del Dipartimento di Psicologia UNIBO – a evidenziare i fattori di stress cronico connessi all’impegno di cura prolungato nel tempo. Proprio per sostenere tale impegno e prevenire gli impatti dello stress cronico sulla salute, Licia Petropulacos (direttore Cura della persona, Salute e Welfare, Regione Emilia-Romagna) illustrerà le politiche poste in atto dalla Regione Emilia Romagna. Ma cosa si declinano tali politiche sui territori? Federica Rolli (direttore socio-sanitario dell’Ausl di Modena) illustrerà l’esempio del Piano di intervento provinciale dell’Azienda sanitaria modenese a sostegno del Caregiver e Sabrina Tellini (responsabile Area Fragili – Unione Terre d’Argine) presenterà il lavoro compiuto e i nuovi interventi nei Comuni delle Terre d’Argine e nel Distretto di Carpi a supporto del familiare che si prende cura.

Infine, il 28 maggio, si terrà la sessione dedicata a Rapporti intergenerazionali nella cura: accompagnare e sostenere i giovani caregiver.

Sara Santini (ricercatrice presso Centro Studi e Ricerche Economico-Sociali per l’Invecchiamento, IRCCS -INRCA) e Licia Boccaletti (presidente Anziani e Non Solo) presenteranno i risultati di una ricerca svolta in sei paesi europei nel 2019, nell’ambito del progetto Me-We. Lo studio costituisce il primo esempio di sondaggio europeo su larga scala diretto ai caregiver adolescenti (15-17 anni). La comparazione tra paesi evidenzia una netta prevalenza in Italia di adolescenti caregiver che si prendono cura di familiari anziani, confermando così il forte carattere intergenerazionale del caregiving familiare nel nostro paese. Il contributo illustra poi politiche e servizi per identificare i caregiver adolescenti e intercettarne tempestivamente il bisogno di supporto. Buone prassi e strategie a sostegno dei giovani caregiver saranno poi evidenziate Marco Socci e Barbara D’Amen (ricercatori presso Centro Studi e Ricerche Economico-Sociali per l’Invecchiamento, IRCCS INRCA). Seguiranno testimonianze ed esperienze illustrate da Alessandra Manattini e Alessia Palermo (psicologhe presso Anziani e non solo scs) e da Lucia Polpatelli (medico psicologo clinico presso il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, Bologna).