Diventare uno studente vincente si può

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L’anno scolastico è appena cominciato ma non è mai troppo presto per fissare gli obiettivi che si vogliono raggiungere a scuola e nel lavoro, per diventare protagonisti attivi e consapevoli della propria vita. Che si sia studenti delle medie o delle superiori, magari alle prese con l’ultimo anno, quello del fatidico esame di maturità o, ancora, che si sia già iscritti all’università, imparare un metodo di studio soddisfacente che permetta di ottenere risultati gratificanti senza sentirsi schiacciati dalla fatica, è fondamentale, per diventare artefici del proprio successo a 360°, e non essere più insofferenti allo studio. Fabio Preti da venticinque anni lavora come counselor scolastico, ovvero va nelle scuole per parlare con i ragazzi delle difficoltà che incontrano nello studio e per aiutarli a risolverle, organizza corsi e master per insegnare un metodo di studio vincente e personalizzato.
Dopo anni di esperienza sul campo, ha deciso di raccogliere tutte le sue tecniche in un libro dal titolo Sei intollerante allo studio? Trova il tuo stile con i 6 passi dello studente vincente, presentato venerdì 5 ottobre alla Libreria La Fenice.
Fabio qual è il percorso da seguire per diventare uno studente vincente?
“Io consiglio sempre di partire da 6 passi fondamentali per costruire le basi del proprio stile di studio e, di conseguenza, del proprio successo, ovvero di ciò che si vuole diventare nella propria vita.
Pianificare gli obiettivi scolastici: scrivere sulla carta da dove si parte e dove si vuole arrivare. La pianificazione tappa per tappa sarà una guida per mantenere la rotta verso gli obiettivi prefissati.
Gestire il tempo: è importante suddividerlo in tre aree: il tempo a scuola, il tempo studio a casa e il tempo per sé, mettendo nero su bianco gli impegni extrascolastici, e creando un planning ad hoc a cui restare fedeli.
Farsi i conti in tasca: ossia conoscere se stessi e fare un bilancio delle proprie competenze. Domandarsi se si sta applicando il metodo di studio migliore per ogni materia e se si è soddisfatti dei risultati conseguiti fino a quel momento.
Costruire e rafforzare il proprio sistema di studio: imparare a prendere appunti in classe e così trasformare le lezioni in uno studio attivo per facilitare l’assimilazione delle nozioni sin dai momenti in aula.
Darsi il permesso di fare, ovvero trovare le risorse, gli strumenti, la motivazione per potersi liberare dai pensieri parassita (ad esempio sono negato in inglese) e mettere in atto tutte le strategie che consentono di superare gli ostacoli.
Agire! A questo punto non resta che mettere in pratica quanto imparato attraverso le tecniche di pianificazione, gestione del tempo e delle risorse e raccogliere i frutti”.
Quanto incide l’abuso delle nuove tecnologie con i bassi voti a scuola?
“Moltissimo. Da strumenti di supporto per la ricerca e lo studio, le nuove tecnologie, e specialmente i social network, possono diventare una grande fonte di distrazione fortemente penalizzante.  Spesso poi i ragazzi non si rendono conto della quantità di tempo che trascorrono su smartphone, Pc e tablet e tendono a minimizzare. Per una presa di coscienza diretta io consiglio un semplice esercizio: annotare per tre giorni consecutivi il tempo che trascorrono con questi strumenti, e fare il totale. Il risultato quasi sempre li sorprende. Aiutarli a prendere consapevolezza del tempo che sprecano su questi mezzi è  il modo migliore per insegnare loro a gestirsi autonomamente anche nell’uso delle tecnologie, mentre vietare è sempre controproducente. Il mio approccio è quello di responsabilizzare gli studenti. Devono liberarsi da quell’atteggiamento di passività che li porta a considerare ogni impegno scolastico come un’incombenza da subire controvoglia, per ritornare a essere protagonisti delle loro azioni e anche dei loro risultati. Essere uno studente vincente significa prima di tutto agire”.
Chiara Sorrentino

 

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