Dopo la totale indisponibilità manifestata della proprietà di Arsom, azienda metalmeccanica con sede operativa a San Martino in Rio, ad affrontare una seppur remota possibilità di continuità aziendale, i 24 dipendenti rimasti non si rassegnano all’idea della messa in liquidazione con fallimento in proprio.
Le istituzioni hanno chiesto all'azienda di attivare almeno una procedura di licenziamento collettivo per cessazione con relativo accordo sindacale. Ipotesi rispedita al mittente per insostenibilità dei costi si è giustificata la proprietà. Inutile dire che nemmeno le retribuzioni arretrate non sono state pagate. Per rivendicare i propri diritti i dipendenti sono ora in presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda. Il picchetto di lavoratori, ieri sera, ha impedito ad alcuni tir di caricare i macchinari.