Le rondini son tornate…

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Puntuali, come ogni anno, rondini e rondoni stanno riempiendo i cieli della Corte dei Pio. Insieme al profumo e al tepore della primavera questi graditi ospiti tornano ad abitare i nidi del centro storico cittadino. Da anni impegnata nel censire la popolazione di queste specie protette, la Lipu da un paio di settimane ha iniziato, insieme a una tesista dell’Università di Modena e Reggio, a monitorare i primi arrivati: “a giungere per primi sono i maschi  ai quali è affidato l’oneroso compito di preparare il nido per le compagne. E’  facile, volgendo il naso all’insù, assistere a piccoli litigi per accaparrarsi le postazioni migliori”, sorride Daniela Rustichelli, presidente della sezione locale della Lipu. Le rondini sono generalmente “molto fedeli al proprio nido, ma qualora questo fosse stato rimosso, non possono perdere nemmeno un minuto per crearne uno nuovo, consono a ospitare la futura nidiata”.  Durante le loro attente perlustrazioni, i volontari hanno contato ben 55 nidi in centro: “purtroppo abbiamo constatato che un paio di negozianti ne hanno involontariamente tolti due, fatto che abbiamo prontamente segnalato all’Ufficio Ambiente del Comune di Carpi. Secondo l’Ordinanza salva rondini infatti, ogni nido dev’essere ripristinato con solerzia: la riproduzione della rondine non può essere in alcun modo ostacolata e, di conseguenza, i due nidi devono essere rimpiazzati con altri artificiali. Ovviamente noi della Lipu siamo disponibili non solo nell’aiutare i privati a riposizionarli ma anche, eventualmente, a collocarne di nuovi. Le rondini solitamente gradiscono i nuovi nidi: uno strumento prezioso per allargare la colonia. Questi bellissimi uccelli abitano vicino a noi, si appoggiano all’uomo per riprodursi e, anche se non ce ne accorgiamo, sono animali molto confidenti”. Il rispetto per questi preziosi alleati, ricordiamo che rondini e rondoni sono voraci insettivori, passa per poche e semplici azioni: “qualora qualcuno vivesse con fastidio la presenza dei nidi, soprattutto a causa del guano prodotto, anziché rimuoverli, può contattarci. Noi gratuitamente apporremo delle tavolette sotto le nidiate evitando così che il guano cada a terra, costruite in modo che i colombi non vi si appoggino”.
Alla fine dell’inverno i volontari di Lipu Carpi insieme agli ornitologi del Festival dei Rondoni hanno realizzato un documento sulle linee guida per tutelare le rondini e i rondoni del centro e i loro nidi, ciascuno con la propria storia, in caso di lavori e ristrutturazioni edili, documento poi consegnato al Comune di Carpi e alla Curia Vescovile. “Uno strumento per educare la cittadinanza al rispetto e alla conoscenza. Un modo per salvaguardare il creato”, prosegue Daniela Rustichelli. Imparare a convivere con queste specie protette è certamente sinonimo di civiltà.  “Se un piccolo cade durante le prime lezioni di volo – spiega la presidente Rustichelli – è necessario non toccarlo. I genitori infatti continueranno a nutrirlo direttamente a terra e lo incoraggeranno a tentare nuovamente. Naturalmente qualora l’uccellino non riuscisse a spiccare il volo sarebbe opportuno contattare noi o il Centro il Pettirosso”.  Sensibilizzare i bambini è poi un ottimo strumento per inculcare il necessario rispetto per la natura sin dalla giovane età: “da anni collaboriamo con le scuole e, nel mese di maggio, quattro classi si sono già prenotate per accompagnarci nel monitorare rondini e rondoni. I dati che raccogliamo vengono poi impiegati dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia”. I rondoni – che amano nidificare la loro unica covata nei pertugi e tra le pietre degli edifici – sono uccelli straordinariamente affascinanti: “hanno ali così lunghe – racconta Daniela – che non si appoggiano mai. Per tutta la loro vita restano in volo: solo le femmine si fermano per la cova. Questi uccelli si accoppiano, si nutrono, si puliscono e dormono in volo, affidandosi alle correnti ascensionali: durante la notte salgono e solo al mattino tornano a bassa quota per mangiare zanzare, mosche, cimici…”. Se doveste imbattervi in un rondone a terra non preoccupatevi: “basterà raccoglierlo e lanciarlo verso l’alto per aiutarlo a riprendere il suo volo”. I rondoni intorno alla fine di luglio sono già pronti a lasciare la nostra città alla volta dell’Africa: “a giugno, quando i piccoli escono dai nidi, riproporremo come lo scorso anno il Festival dei Rondoni un’occasione per la cittadinanza di scoprire tutti i segreti di questi bellissimi uccelli che esigono di essere tutelati e rispettati”.
Jessica Bianchi