Il custode delle biciclette

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C’è chi sostiene l’importanza delle telecamere e chi pensa ai cassintegrati da utilizzare come custodi delle bici: il dibattito sui furti di biciclette ha infiammato una recente seduta del Consiglio Comunale dopodiché tutto è rimasto tale e quale perché le due ruote continuano a sparire e non sono state adottate nuove ed efficaci azioni di contrasto del fenomeno. Le zone predilette restano le stesse: la stazione dei treni, la biblioteca Loria, le rastrelliere del centro e l’ospedale ma c’è persino chi non ha più ritrovato la bici lasciata nel cortile di casa.
“A che servono le telecamere?” si è chiesta Gigliola Pivetti (Alleanza per Carpi). “A Carpi ce ne sono 69 ma la loro visione nella Centrale Operativa della Polizia Municipale non è continuativa. La medesima visione è disponibile anche nelle sedi di Polizia e Carabinieri che ricevono le denunce” le ha risposto l’assessore D’Addese, ma ricorrere alla videosorveglianza non è servito a granchè finora. “Meglio la presenza fisica delle Forze dell’Ordine” ribadisce qualche altro politico locale, ma, aggiungono De Pietri e Bassoli del Pd, “quelle sono già in difficoltà e con personale non adeguato” e i ladri prima di agire si guardano bene intorno. Allora “si potrebbero usare i cassintegrati come custodi delle bici” suggerisce la Pivetti pensando a Mimo, lo storico e indimenticato personaggio che chiedeva cinquecento lire a chi lasciava la bicicletta sotto il portico di San Nicolò. E mentre il dibattito continua a infiammare Maggioranza e Opposizione, c’è chi si ingegna: l’ultima nata è la Spiran, la city bike antifurto superminimale made in Sweden. E’ dotata di un utilissimo cestino che, all’occorrenza, si trasforma in un lucchetto integrato nel telaio capace di ridurre al minimo la possibilità di furto. In attesa della commercializzazione di bici che si possano ritrovare con certezza là dove sono state lasciate, qualcuno ha raccolto l’appello disperato di chi ne ha già perse quattro, tutte rubate in stazione: in Corso Fanti, a due passi dal Duomo, ha aperto un negozio di riparazione delle bici e dispone di un servizio di deposito.
Sara Gelli

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