Licenziamenti al Carpine

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Manutencoop licenzia due lavoratrici, impiegate presso il Carpine, residenza per anziani di Carpi. Dal 1° giugno, infatti, la modifica dell’appalto prevede il passaggio di una parte delle attività di ausiliariato a Domus Assistenza la quale gestisce, insieme all’Asp Terre d’Argine, le attività socio-assistenziali. A fronte di questa modifica organizzativa le categorie della Cgil, Filcams e Funzione Pubblica, si sono trovate di fronte a una disputa formale tra le due aziende, su chi dovesse assorbire il personale che svolgeva il servizio di apparecchiatura, per un totale di 47 ore settimanali di lavoro. Disputa sfumata in un nulla di fatto: nessuna delle due cooperative infatti ha voluto farsi carico delle due donne. Una confusione che, secondo i sindacati, nasconde in realtà una evidente operazione di tagli: “una progressiva operazione di svuotamento di pezzi di attività, uno stillicidio che si renderà sempre più manifesto. Persone che perdono il posto, ritmi di lavoro in aumento, disagi nell’organizzazione. La mancanza di responsabilità dei soggetti coinvolti in questa vicenda è allarmante”. Il fattaccio poi, suona ancor più stonato, a fronte dell’ottimo bilancio presentato da Domus, leader provinciale nel settore dei servizi alla persona che conta ben 1.500 addetti, alcuni giorni fa: “nel 2012 il valore della produzione ha sfiorato i 39 milioni di euro (+5,48% rispetto al 2011) mentre continua a crescere il patrimonio netto, che ha superato gli 11 milioni di euro (nel 2011 era a quota 10,4 milioni di euro)”. Inoltre, in una fase in cui la crisi economica porta a un incremento della disoccupazione, anche in città, il silenzio dell’Unione Terre d’Argine, sulle sorti delle due lavoratrici, grida più forte che mai. Non è infatti sufficiente sostenere di non tagliare i servizi alla persona se, alla fine, il conto lo pagano con un benservito i lavoratori.
J.B.

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