Cattedrale: si interviene sulla cupola

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E’ arrivata in piazza Martiri lunedì 24 settembre la grande gru necessaria per intervenire sulla cupola della Cattedrale e di conseguenza eliminare le inagibilità indotte sull’area circostante. Per il cerchiaggio della cupola si prevede un intervento di circa due settimane. Contemporaneamente si lavora al puntellamento della facciata e all’analisi delle lesioni sulle paraste dove si sono rilevati tagli più seri del previsto alla muratura.
Come già comunicato precedentemente, oltre alle lesioni orizzontali, ben visibili, alle paraste e al timpano della facciata, il 29 maggio si è staccata la croce sommitale che, pur essendo vincolata con un cavo di acciaio alla sottostante parete, è caduta sul retro della facciata. L’urto ha comportato una rottura della croce che è precipitata sul tetto in legno, sfondando questo e la sottostante volta in laterizio, in prossimità del portone d’ingresso. Il movimento ondulatorio sulla facciata ha inoltre comportato l’espulsione di parte della muratura nei due contrafforti sulla controfacciata. Inoltre sono crollati i quattro ornamenti sferici della facciata, che hanno comportato la rottura di altre due porzioni di tetto. La cupola è l’elemento più danneggiato sia in termini di pericolosità sia in termini di entità. Oggetto di un precedente consolidamento strutturale (incatenamento interno a livello di appoggio della volta interna), lo scuotimento del sisma ha provocato la rottura del punto di minor resistenza (in prossimità del finestrone posto a sud-est: crollo architrave e muro sottostante), dove sono presenti anche due lesioni a taglio a X. Si è verificata inoltre l’espulsione della muratura posta sopra la volta interna, accompagnata da una lesione verticale. Le navate laterali infine presentano una serie di lesioni da distacco dovute al movimento est-ovest del fabbricato, che si sono verificate in corrispondenza dell’arco di collegamento tra le volte della navata centrale e quelle laterali.
Si ricorda che l’intervento per la sola messa in sicurezza può essere stimato nell’ordine dei 500.000 euro, cui vanno aggiunte le spese tecniche, l’Iva e i contributi di legge. Il progetto è a cura dell’ingegner Marco Soglia; le opere di messa in sicurezza sono state appaltate alla cooperativa Cmb di Carpi, responsabile della sicurezza è la società di ingegneria Enerplan di Carpi.

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