La Fondazione Cassa di Risparmio c’è

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La Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi è una delle poche che non ha diminuito le erogazioni: 6.514.970 sono stati destinati nel 2011 a sostenere progetti di utilità sociale e di sviluppo per il territorio grazie ai risultati di un ‘buon’ bilancio integrato da un prelievo di 1.800.000 dal fondo di stabilizzazione, quello accantonato per i tempi di magra in anni ottimi dal punto di vista dei rendimenti (2005, 2006, 2007, 2009). Di certo non basteranno 6 milioni  e mezzo di erogazioni per ricostruire nei prossimi mesi e con urgenza un territorio martoriato dal terremoto e per il quale la Fondazione è già pronta a fare la propria parte. “Chiederò fondi suppletivi dalla riserva” ha anticipato il presidente Gian Fedele Ferrari che definirà le priorità nella riunione del Consiglio d’Indirizzo convocata il 5 luglio, nella speranza che, per quella data, “lo Stato e la Regione abbiano definito la direzione del loro intervento”. Ci sono da ripristinare gli ospedali, da riparare le scuole e da sostenere le persone oggi sfollate: questo l’ordine con il quale verranno disposti gli interventi. “L’Azienda Usl si farà completamente carico dell’ospedale di Carpi che sarà nuovamente operativo entro il mese di ottobre/novembre con quattro nuove sale operatorie. Per l’ospedale di Mirandola – aggiunge Ferrari – i tempi saranno più lunghi ma è tramontata l’ipotesi della demolizione avanzata in un primo momento: durante la ristrutturazione, i pazienti di Mirandola verranno assorbiti dalla struttura di Carpi con un conseguente superlavoro per il nostro ospedale”. Particolarmente critica la situazione delle scuole di Novi, Carpi e Soliera: una decina non possono essere utilizzate e richiedono un intervento radicale a cui contribuirà la Fondazione che manterrà alta la guardia anche sul fronte sociale, così come già avvenuto durante questi anni di perdurante crisi economica, attivando fondi per sostenere le famiglie, incentivare la ricerca di un lavoro e aiutare chi sta perdendo la casa.
La Fondazione Crc ha dovuto rivedere le proprie priorità in conseguenza del momento storico: non è più ‘Arte, attività e beni culturali’ l’ambito di intervento che raccoglie la maggior quota di risorse e detiene il primato delle erogazioni. Oggi è sugli interventi di taglio sociale che si concentra l’attenzione della Fondazione che ha destinato al settore 3.482.997 con un incremento di oltre il 40% rispetto agli anni passati.
Il presidente Ferrari ha speso, infine, una parola sulla situazione finanziaria internazionale che condiziona inevitabilmente il bilancio della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e l’ha definita “incomprensibile”. Poi ha azzardato una previsione sull’euro: “credo che terrà”. E’ un’analisi attenta quella di Gian Fedele Ferrari secondo cui “la situazione peggiorerà. Gran parte del mondo è in recessione: anche India e Cina hanno rallentato notevolmente il passo. Per fortuna – ha detto – la soluzione non dipende da me”.

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