Stangata Imu: a Carpi un aumento del 99%

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La stangata per Carpi è in arrivo: per la nostra città il passaggio dall’Ici all’Imu comporterà un aumento di 334 euro (+99,4%) sull’imposta dovuta per gli immobili locati con contratto concordato e di 361 euro (+105,7%) per quelli locati con contratto libero. Si tratta di un effetto diretto della decisione del Comune di Carpi di applicare l’aliquota del 9 per mille sulle seconde case (l’aliquota massima è 10,6 per mille) con un agevolazione sugli immobili locati con contratto concordato perché pagheranno l’8,6 per mille.

Confedilizia ha diffuso i dati relativi agli aumenti determinati in concreto dall’introduzione dell’Imu sperimentale sugli immobili concessi in locazione nei comuni che risulta abbiano già approvato in via definitiva le relative aliquote. Per ogni comune interessato è stato preso in esame un immobile tipo, per il quale è stata calcolata l’Ici dovuta nel 2011 e l’Imu dovuta per il 2012.

Gli aumenti sono determinati da due fattori: l’aumento del 60 per cento della base imponibile dell’imposta, dovuto alla variazione del moltiplicatore della rendita catastale, e l’aumento dell’aliquota applicabile.

Il Fisco tartassa gli italiani anche con le tasse locali: mediamente ogni cittadino sborsa 1.230 euro l’anno per addizionali e altri balzelli di Comuni, Province e Regioni. Ma il peggio deve ancora venire. Il decreto ‘Salva Italia’ dell’Esecutivo Monti solo con Imu e aumento dello 0,33% dell’addizionale regionale Irpef, porterà allo Stato un maggior gettito di 12,8 miliardi di euro. E’
certo che nel 2012 assisteremo a un’impennata impressionante della tassazione locale, con effetti però per le casse delle Regioni e degli Enti Locali molto modesti.

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