Troppe le incognite sulla Remesina

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Dopo la consegna delle chiavi, lo scorso 8 marzo, da parte dei negozianti di via Remesina al sindaco Enrico Campedelli, per manifestargli, per l’ennesima volta, il proprio malumore a fronte dell’introduzione del senso unico di marcia in via Remesina, provvedimento che ha messo in ginocchio numerose attività, martedì 13 marzo, si è svolto a Palazzo Scacchetti un incontro tra Ascom Confcommercio e il difensore civico. L’avvocato Davide Bonfiglioli – che, insieme al direttore dell’associazione di categoria, Massimo Fontanarosa, ha ricevuto anche un gruppo di esercenti – ha espresso la propria preoccupazione di fronte alla disperazione manifestata da alcuni operatori commerciali che stanno mediamente registrando un calo di fatturato del 20/30%.

Su tutte Lorella Grilli, titolare del ristorante La Cascina che, ritrovandosi isolata e difficilmente raggiungibile, lo ricordiamo, nei soli mesi di gennaio e febbraio ha incassato 12mila euro in meno rispetto allo scorso anno. “Non posso permettermi un calo di questa portata. La mia attività è in via Remesina Esterna 40, in prossimità dell’incrocio con via Valle”. Lì, denuncia la Grilli, la situazione è drammatica. Da quando è stata cambiata la viabilità, si sono verificati numerosi tamponamenti.

“All’incrocio ora la segnaletica è cambiata e gli automobilisti si trovano di fronte a un divieto di transito verso via Remesina; purtroppo la zona non è illuminata adeguatamente e quindi, a causa dell’abitudine, molte persone tirano dritto e questo ha già causato incidenti, fortunatamente non gravi, ma la sicurezza è a tutti gli effetti compromessa”.

Il commercio a Carpi conta oltre 4mila addetti, persone che ogni giorno si scontrano con una crisi che non accenna ad allentare la morsa e una conseguente contrazione dei consumi che ha notevolmente limato i loro incassi. L’Amministrazione Comunale, denuncia Confcommercio, non può appesantire ulteriormente la situazione, per questo motivo abbiamo chiesto “un’immediata sospensione del senso unico con una moratoria per ripristinare il doppio senso su tutta la Remesina e non solo un tratto”. Tra le motivazioni addotte dall’associazione di categoria vi è anche il tema della sicurezza: “il traffico stradale dirottato sulla Bretella Nord sta creando una situazione di pericolo e, da quando via Remesina è a senso unico, molte vetture la percorrono a una velocità ben superiore a quella imposta dai limiti”.

Ora, ha commentato a caldo Fontanarosa, “attendiamo un sollecito confronto col sindaco perchè le soluzioni da lui prospettate sono solo parziali e, in quanto tali, non ci convincono”. Il primo cittadino infatti, a fronte delle proteste dei commercianti ha annunciato che “non appena sarà finito il percorso ciclopedonale di via Remesina con l’attraversamento della Ferrovia, sarà ripristinato il doppio senso di marcia ma solo da Fossoli per Carpi”, mentre a essere richiesto a gran voce è il ripristino fino a via Grilli.

Ma la vera incognita riguarda i tempi di realizzazione: quando si chiuderà il cantiere della pista ciclabile? “Il prima possibile”, è la laconica risposta del sindaco. Come dire, ancora non so…

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