Paracadutisti per sempre

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“Paracadutisti a vent’anni, paracadutisti per sempre”. Un motto che racchiude con profonda semplicità lo spirito che anima i parà di ieri e di oggi, uniti dalla stessa passione e dalla medesima volontà di mettersi al servizio della propria comunità, anche dopo aver, simbolicamente, appese al chiodo armi e divisa. “Tra i paracadutisti, durante il servizio militare si crea un legame fortissimo coi propri commilitoni, uno spirito di corpo destinato a durare per tutta a vita”, spiega il fotografo professionista Giorgio Merighi, classe 1956, nonché presidente della neonata Sezione di Carpi, dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. “Pur non indossando più una divisa, ciascuno di noi desidera continuare a spendersi a favore della comunità, attraverso il volontariato. L’amor patrio infatti, si può dimostrare nella vita di tutti i giorni con piccole azioni quotidiane. Gli iscritti all’Associazione nazionale Paracadutisti d’Italia infatti, sono attivi a fianco della Protezione Civile e nel volontariato in varie parti d’Italia”.
L’A.N.P.d’I è un’associazione d’arma che riunisce tutti coloro che, avendo prestato servizio militare presso un reparto paracadutista delle Forze Armate, hanno conseguito il Brevetto Militare di Paracadutismo, e coloro che, pur non avendo militato nelle aviotruppe, hanno conseguito l’abilitazione militare al lancio, presso una delle tante scuole dell’A.N.P.d’I, sparse sul territorio nazionale. L’associazione che conta poco meno di 10mila aderenti, nel Belpaese è nata dopo il riassestamento dell’esercito nell’immediato secondo dopoguerra. Merighi – insieme ad alcuni ex compagni della Brigata Folgore – dopo aver ridato slancio alla sezione provinciale dell’associazione, nata negli Anni Cinquanta ma inattiva da anni, nel novembre del 2010 ha poi costituito quella carpigiana. I paracadutisti carpigiani, hanno intitolato la loro sezione a Nicola Ciardelli, caduto a Nassirya il 27 aprile del 2006. Ciardelli, giovane ufficiale paracadutista, formatosi presso l’Accademia di Modena nel 173° Corso Valore, nel corso della missioni internazionali, era dedito farsi carico delle esigenze dei bambini bisognosi di particolari cure mediche o interventi chirurgici non praticabili negli ospedali da campo, occupandosi personalmente delle loro traferte in ospedali italiani. La famiglia Ciardelli, dopo l’attentato che uccise Nicola, decise di continuarne l’opera, dando vita all’omonima associazione onlus”. La sezione carpigiana, ad oggi, “annovera una cinquantina di iscritti”, ma i potenziali membri sono molti altri, poiché “vi sono numerosi congedati della Brigata Folgore che non si sono mai avvicinati all’associazione a causa della sua latitanza a livello provinciale”, spiega il presidente. Per richiamare “all’ordine” ex parà e, al contempo, annunciare ufficialmente la propria presenza alla città, la sezione carpigiana ha organizzato domenica 4 settembre, a Carpi, il 1° Raduno regionale paracadutisti dell’Emilia Romagna. In accordo con l’Amministrazione Comunale, la manifestazione inizierà alle 9,30 con l’intitolazione della via perimetrale del parco Unità d’Italia, area ex Crotti, ai Paracadutisti d’Italia, caduti nell’adempimento del dovere per la pace e la libertà dei popoli. Il programma proseguirà, alle 10,30, con una cerimonia in Piazza Martiri, dove saranno radunate rappresentanze del Corpo Militare della Croce Rossa, dell’Associazione Nazionale Sottufficiali Italiani, della Brigata Paracadutisti Folgore – che interverrà alla manifestazione con un Picchetto d’Onore del 8° Reggimento Guastatori Paracadutisti di stanza a Legnago – e i membri dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, guidatta dal presidente nazionale, il generale Fantini. Dopo la deposizione di una corona in omaggio ai caduti nel Cortile d’Onore, la cerimonia si concluderà con uno spettacolare lancio di paracadutisti in Piazza. A seguire, alle 12, appuntamento con la Messa solenne celebrata dal Vescovo di Carpi, Elio Tinti, a suffragio di tutti i caduti.
“Dalle ore 15 – continua Merighi – proseguiranno i lanci di precisione, una ventina circa, da 1.200 metri, con atterraggio sempre in Piazza Martiri e, uno di questi, sarà parte integrante della simulazione di un intervento di pronto soccorso che, vedrà gli operatori della Croce Rossa Militare impegnati nella esfiltrazione di un ferito in area bellica. Gli appassionati di storia, nelle sale del Club del Corso – sede della sezione – avrà luogo la presentazione del Progetto El Alamein, una ricerca archeologica finalizzata al ripristino del teatro di operazioni nel deserto africano. La cittadinanza potrà inoltre visitare gli stand, allestiti in prossimità del teatro comunale, dove saranno proiettati filmati e divulgato materiale informativo sui corsi e sull’arruolamento nei vari corpi e specialità dell’Esercito Italiano, fino alle 19, ora in cui avrà luogo la cerimonia dell’ammaina bandiera, con l’ultimo lancio della giornata”.

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