Uccide a coltellate la donna con cui aveva una relazione

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Una decina di coltellate in un momento di follia scaturito anche da un situazione psicologica
difficile e forse per un motivo passionale. Sono quelle che hanno ucciso Barbara Cuppini, 36 anni, impiegata dell’ufficio marketing della Ferrari a Maranello il cui cadavere è stato trovato nell’abitazione del suo assassino e collega, Alessandro Persico, ingegnere elettronico, 42 anni, originario di Firenze e da anni nel reparto granturismo del Cavallino.

L’uomo, dopo essersi allontanato dalla villetta di Serramazzoni, sull’Appennino, in cui si è compiuto il delitto, nella mattina si è presentato al commissariato di Rovereto e ha raccontato di aver ucciso la donna in preda a un raptus. I carabinieri della compagnia di Pavullo poco dopo sono entrati nella casa e hanno trovato il corpo di Barbara.

Lei, di origine somala, abitava a Carpi con il padre, che ne aveva denunciato la scomparsa dopo diversi tentativi andati a vuoto di mettersi in contatto con lei.
Secondo i primi riscontri d’indagine, l’omicidio potrebbe essere avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Barbara Cuppini aveva da poco compiuto gli anni e aveva riferito alle amiche che avrebbe passato il weekend con Persico, che conosceva e frequentava da alcuni mesi. Una relazione che, per entrambi non pareva neppure troppo importante.
Persico, dopo quel delitto difficilmente spiegabile, ha probabilmente pensato anche alla fuga e nella mattina ha imboccato la A22 che da Modena porta al Brennero, ma poi dopo ore di angoscia e di rimorso, si è consegnato e ha confessato. Ha fatto anche recuperare il coltello utilizzato per uccidere e che che aveva portato con sé in auto.

L’inchiesta è coordinata dal pm Claudia Natalini che ha già disposto l’autopsia sul corpo della Cuppini. Persico, divorziato e con una figlia è ora accusato di omicidio volontario. Negli
ultimi tempi, hanno riferito gli inquirenti, soffriva di depressione.

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