Cronaca

“Tra i Carabinieri non c’è spazio per le discriminazioni di genere”, parola di Loriana Vicentelli, Antonella Romano, Maria Grazia Cinieri, Federica Iannace e Francesca Grisolia le cinque donne della Compagnia dei Carabinieri di Carpi.

Ogni giorno via Albertario offre una sorpresa. Oggi: materassi!

Dopo aver acquistato un immobile al civico 18 di via Roosevelt, un cittadino carpigiano si è scontrato con un imprevisto: “accanto alla nostra, c’è una casa disabitata in completo stato di abbandono che costituisce un pericolo per tutti”.

Per ammonire i maleducati che continuano a gettare spazzatura e mozziconi di sigaretta nelle piccole aiuole che ospitano gli alberi, i brillanti ideatori della campagna “green” rischiano di arrecare danni ben più gravi.
 

Gironzolava per la città fumando a bordo dell’auto intestata alla madre e, in barba alle norme igienico-sanitarie, trasportava sui sedili posteriori paste e brioches destinati alla vendita in contenitori scoperti e, dunque, a rischio contaminazione, anziché opportunamente sigillati e custoditi nel vano di carico. A finire nei guai, questa notte, un 59enne carpigiano fermato dai Carabinieri.

Un’automobile Fiat intorno alle 14,30 di oggi ha urtato un veicolo in sosta in via Don Davide Albertario, ribaltandosi. Ferito il conducente estratto dalla macchina grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco.

Lo hanno pizzicato con 180 grammi di hashish, 1,2 grammi  di cocaina e un bilancino elettronico di precisione. A finire nei guai, ieri,a Soliera, un diciannovenne del posto.

La donna, infatti, per nulla propensa a derubricare il comportamento del figlio come una ragazzata, lo ha accompagnato presso la caserma dei Carabinieri di Carpi e il giovane è stato segnalato alla Prefettura di Modena quale assuntore di stupefacenti.

I Vigili del Fuoco sono intervenuti questa notte a Carpi, intorno alle quattro, per l'incendio di un autofurgone in sosta nel piazzale di un'azienda in via Carlo Marx.

Maxi sequestro presso la sede carpigiana del Gruppo De Nigris - Acetifici di Modena. Circa 8 i milioni di litri di aceto sequestrati poiché non risulterebbero rispondenti alle norme sancite dal rigido disciplinare di produzione di aceto balsamico Igp (il quale stabilisce, lo ricordiamo, che il mosto utilizzato debba provenire esclusivamente dai vitigni di Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni).