Cronaca

I Carabinieri della Compagnia di Carpi hanno arrestato il terzo e ultimo dei rapinatori che nel luglio scorso, seminando terrore tra gli esercenti della Bassa modenese, hanno commesso un paio di rapine a mano armata. I tre, avevano come base logistica la città di Carpi.

I modenesi del Comitato Villaggio Zeta hanno rilanciato l’utilizzo di pattuglie di vigilanza privata in stretta collaborazione con la Polizia Municipale: un sistema sinora bocciato per i costi considerati elevati. In base agli ultimi calcoli elaborati sulla città di Modena si parla di 22,7 euro a famiglia e 68,10 per le aziende all’anno. Dall’altra parte della bilancia però ci si deve mettere il denaro perso dai cittadini vittime di furti, scippi e rapine. La soluzione è tutta da verificare.

Arrestata questa mattina, a Carpi, una moldava 42enne. La donna è finita in manette poichè in possesso di una carta di identità romena falsa valida per l’espatrio.

Questa mattina una violenta rissa tra Sinti si è consumata nel Piazzale delle Piscine a Carpi. Le indagini per comprendere i motivi che hanno scatenato lo scontro sono in atto ma i Carabinieri avrebbero già identificato gli aggressori.

L’autopsia tenutasi ieri pomeriggio presso la Medicina Legale di Modena, ha escluso l’infarto. I medici nominati dalle parti avranno ora 60 giorni di tempo per stabilire quali siano state le cause che hanno stroncato la giovane vita di Davide Bellimbusto.

Era tutto pronto: i bimbi scalpitanti e con gli occhi lucidi per l’emozione pronti a partire. Peccato che l’autista, poco dopo le sette del mattino, fosse positivo all’alcoltest e, di conseguenza, i piccoli alunni di alcune classi della Scuola primaria Leonardo da Vinci di Carpi ieri hanno rischiato di dover rinunciare alla tanto attesa gita a San Lazzaro di Savena.

Si terrà in queste ore l'autopsia sul 21enne Davide Bellimbusto per cercare così di capire quali sono le cause che hanno portato il giovane alla morte, sabato 5 gennaio, dopo essere stato dimesso poche ore prima dal Pronto Soccorso di Carpi.

Un 36enne carpigiano R.E. è finito nei guai: si tratta di un personal trainer arrestato per spaccio di sostanze anabolizzanti. Nella sua casa di Soliera i carabinieri hanno sequestrato più di 70mila confezioni di farmaci proibiti ad effetto dopante per un valore di almeno 300mila euro. I farmaci erano nascosti in ogni stanza, addirittura ne era pieno il frigo. La compagna del 36enne è stata denunciata. Il body builder lavorava in diverse palestre del modenese come libero professionista ma aveva come base dello spaccio la sua abitazione.

Aveva nascosto nel trolley 11 chili di eroina. A finire in manette un pachistano di 70 anni, arrestato ieri a Carpi, dai Carabinieri. L’uomo, disoccupato e pregiudicato, aveva appena fatto ritorno in Italia dal Pakistan e, dopo essere sbarcato all’aeroporto di Fiumicino, aveva raggiunto Carpi col prezioso carico.

L’indagine giudiziaria sugli appalti del Settore A7 guidato dall’assessore Simone Morelli e dal dirigente Diego Tartari è ormai giunta agli sgoccioli. Le pratiche al vaglio degli inquirenti sono infatti state dissequestrate e, poche ore fa, riconsegnate in Comune.