Cronaca

Un'evasione fiscale per 26 milioni di euro con fatture false e avvalendosi di coop e consorzi fantasma, ma anche l'omesso versamento dell'Iva per quattro milioni: lo ha scoperto la Guardia di Finanza di Reggio Emilia, che ha denunciato sei persone, due reggiani, tre della provincia di Catania e una di Firenze, a vario titolo, per reati fiscali, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

I Carabinieri di Carpi hanno arrestato ieri due solieresi con l’accusa di furto aggravato. I due uomini, di origine campana e pregiudicati, dopo aver tagliato la rete, si sono introdotti all’interno di una azienda agricola di Soliera e hanno caricato sulla loro auto circa 60 chili di cavi elettrici di rame, sfilandoli dagli impianti di illuminazione.

Un guasto meccanico al semiasse anteriore ha bloccato la ruota destra che si è inclinata facendo inchiodare la corriera che trasportava gli studenti da Rolo a Correggio. Il mezzo – secondo Seta - era stato revisionato nel giugno 2018 ed entro la fine del mese era prevista la revisione annuale. E’ successo questa mattina intorno alle 7.30 all’altezza di Ponte Vettigano. Tanta paura ma nessun ferito. Sul posto  i carabinieri per accertare l’accaduto.

Hanno tentato di entrare nella sede comunale di via Tre Febbraio, dove, lo ricordiamo, è presente anche il Comando della Polizia Locale, ma sono stati messi in fuga dall'impianto di allarme. Nella notte tra sabato e domenica, dopo aver forzato il cancello, i malintenzionati, prima di darsela a gambe, hanno comunque fatto in tempo a “divertirsi” un po' nel cortile interno.

I Carabinieri di Carpi hanno arrestato un taxista di origini campane ma da tempo dimorante a Carpi, con l’accusa di lesioni personali gravi e violenza privata.

Ad avere preso fuoco, intorno alle 6,30 di quetsa mattina, secondo le prime informazioni date dai Vigili del Fuoco, sarebbe un deposito di maglieria in via Stoccolma, 18 a Carpi. Il rogo è sotto controllo e sono in corso le operazioni di verifica e messa in sicurezza.

Un ventenne tunisino è finito in manette a Carpi con l’accusa di spaccio e ricettazione.

La rabbia tra i genitori è palpabile: “noi mandiamo i nostri figli alle feste affinché si divertano, non è ammissibile che in contesti di questo tipo non vi sia alcun controllo e tutto sia lecito, aldilà di ogni limite. Se i tuoi figli organizzano una festa come minimo devi prenderti cura di loro e di quelli degli altri”.

Si è svegliato questa mattina, dopo che è stata tolta la sedazione, il paziente ricoverato all’Ospedale di Ravenna, ma la sua prognosi rimane riservata. Rimane ricoverata anche la seconda paziente grave, trasportata ieri all’Ospedale di Vaio a Fidenza, ma le sue condizioni migliorano: anche lei si è svegliata e respira autonomamente.

Non ha aperto bocca il 18enne marocchino che ieri, intorno alle 2,40, ha scatenato l’inferno a Mirandola. Arrestato dai Carabinieri di Carpi, il giovane non parla: nemmeno una parola sulle motivazioni che lo avrebbero spinto al folle gesto. A dispetto della sua giovane età, il ragazzo era già noto alle Forze dell’Ordine e ieri, alle 18, è stato portato presso la Casa Circondariale di Modena.