No all’abbattimento dei platani di via XXII Aprile a Novi

Legambiente Terre d’Argine, Lipu Carpi e WWF Emilia Centrale intervengono dopo la decisione dell'Amministrazione Comunale di Novi di Modena di abbattere i 68 platani di Via XXII Aprile e inviano una lettera al sindaco Enrico Diacci.

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Legambiente Terre d’Argine, Lipu Carpi e WWF Emilia Centrale intervengono dopo la decisione dell’Amministrazione Comunale di Novi di Modena di abbattere i 68 platani di Via XXII Aprile e inviano una lettera al sindaco Enrico Diacci.
“Una decisione che apprendiamo con stupore – scrivono – dal momento che l’intervento viene motivato con un generico e presunto rischio di crollo, desunto dalla recente caduta di un unico altro platano, in un’altra via e in una situazione ambientale completamente diversa”.
Gli ambientalisti si soffermano sul “valore delle alberature in generale e in particolare all’interno dei centri abitati: combattono le isole di calore, producono ombra e fresco, assorbono anidride carbonica e contribuiscono a contenere il riscaldamento climatico, salvaguardano la biodiversità, in quanto sono rifugio di varie specie di uccelli diurni e notturni.
Inoltre, va sottolineato, che funzionando da barriera all’inquinamento atmosferico, particolarmente pesante in Pianura Padana, che alcuni studi ritengono essere una delle cause della diffusione del COVID 19, svolgono anche un’importante funzione di tutela della salute”.
Anziché abbatterne, proseguono i rappresentanti delle associazioni, “occorrerebbe piantarne tanti in più e in continuazione, così come previsto dal programma regionale che punta a collocare quattro milioni e mezzo di alberi. Infine, ma non per ultimo, si tratta di platani, messi a dimora nel secondo dopoguerra, che quindi fanno parte del vissuto di molti cittadini novesi e rappresentano un tratto caratteristico del centro abitato, la cui cancellazione rappresenterebbe una ferita non rimarginabile.
Per tutte queste ragioni, le associazioni firmatarie di questa comunicazione si oppongono a questo intervento e chiedono alla Giunta di Novi di recedere da questa decisione”.
Dopo la mobilitazione di alcuni cittadini di Novi, da lunedì 16 novembre, è in corso una perizia sullo stato delle alberature dei viali, a cura di una ditta specializzata. L’invito degli ambientalisti è chiaro: “bene la perizia ma questa dev’essere rigorosa, visiva e strumentale con tomografia sonica, piuttosto che con resistografia, perchè più efficace, attendibile e meno invasiva. La verifica strumentale va fatta su quegli esemplari in cui fossero necessari approfondimenti, ma soprattutto eseguita non solo a campione su pochi esemplari, ma su tutti i 68 platani del viale, rendendo noti a tutta la cittadinanza i risultati della perizia stessa, per ogni singolo albero”.
J.B.

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