“Riconquisteremo la nostra libertà”

“Saremo fuori dalla pandemia entro il 2021 grazie a vaccini e anticorpi monoclonali”, parola di Rino Rappuoli, Chief Professor per la Ricerca sui Vaccini all’Imperial College di Londra.

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Rino Rappuoli, Chief Professor per la Ricerca sui Vaccini all’Imperial College di Londra

La ricerca sui vaccini contro Covid-19 non conosce battute d’arresto, anche grazie a un investimento di risorse pubbliche senza precedenti – 15 miliardi di dollari – e sarà disponibile nel 2021. Non ha dubbi Rino Rappuoli, tra i più autorevoli vaccinologi al mondo, nonché Chief Professor per la Ricerca sui Vaccini all’Imperial College di Londra: “investimenti e tecnologie inimmaginabili fino a pochi anni fa ci permetteranno di controllare la pandemia” ha commentato in occasione del Festival della Scienza Medica di Bologna.

Siena, dove sorge la GSK Vaccine Institute for Global Health, di cui è responsabile, fu colpita dalla peste bubbonica nel massimo del suo splendore: era il 1348 e i senesi stavano costruendo la Cattedrale simbolo dell’opulenza comunale. “In tre mesi due terzi della popolazione fu decimata – racconta Rappuoli – e a causa dell’epidemia quella cattedrale non venne mai terminata. Il muro che ne resta è ancora lì a testimoniare come una pandemia in pochi mesi sia riuscita ad abbattere una potenza economica e culturale, congelando di fatto lo sviluppo della città. Quella facciata la considero il più grande monumento alle malattie infettive”. Ma oggi cos’è cambiato da allora? “Poco per certi versi” ammette il professore. Per ora, infatti, gli unici mezzi che abbiamo avuto per combattere “il dilagare del contagio sono risposte di tipo non farmacologico, dal lockdown al distanziamento, dall’uso delle mascherine all’igiene delle mani, poiché nessun farmaco a nostra disposizione si è rivelato efficace. Lo sviluppo dei vaccini e degli anticorpi monoclonali però ci restituirà la normalità che abbiamo perduto e sono certo che una prima immissione avverrà già entro la prima metà del 2021”. Oggi, infatti, “le varie fasi della sperimentazione vaccinale procedono in parallelo, stiamo concentrando processi che generalmente durano dieci anni nell’arco di un anno, un anno e mezzo. Un rischio dal punto di vista finanziario, senza dubbio, ma non sul fronte della sicurezza, considerata l’enorme quantità di capitale umano coinvolto nella ricerca”. Sono più di 320 i vaccini nella fase iniziale, di questi 40 sono in fase clinica, 7 in fase finale di sperimentazione e coinvolgono decine di migliaia di ricercatori. La speranza è riposta anche nell’immunizzazione passiva tramite anticorpi monoclonali umani, già impiegati in terapie contro tumori, malattie autoimmuni e reumatiche: “nei nostri laboratori di Siena abbiamo isolato dal sangue di pazienti convalescenti alcune cellule in grado di produrre anticorpi per neutralizzare il virus SARS-CoV-2, ora le stiamo riproducendo per poter passare alle prove cliniche e svilupparle poi come terapia. Anche il primo farmaco per Ebola fu un anticorpo monoclonale umano, e sono piuttosto certo che si verificherà lo stesso anche per Covid-19”.

L’orizzonte del 2021 è per Rappuoli quello in cui riguadagneremo la nostra libertà: “entro Natale 2021 – conclude – potremo ricominciare a respirare poiché i vaccini saranno in grado di tenere a bada questo virus”.

Jessica Bianchi

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