Il Covid si diffonde tra i giovani: “fate il tampone”

“Credo sia necessario scavare a fondo se si è stati in posti come la Sardegna nell’ultimo periodo. Lì, gli assembramenti sono inevitabili e non solo nei locali”, spiega Cate, 22 anni, positiva al Covid così come il suo fidanzato, dopo un viaggio a Porto Rotondo.

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L’assessore alla sanità della Regione Emilia Romagna Raffaele Donini raccomanda a tutti i turisti tornati dal Nord della Sardegna di richiedere un tampone, dal momento che si stanno moltiplicando i casi di positività tra chi è stato in vacanza sull’isola.
Alcune Aziende sanitarie sono già in affanno per la concomitanza dei sierologici al personale della scuola e dei tamponi obbligatori per chi arriva da Grecia, Spagna, Croazia e Malta e i tempi non sono immediati.
Molti nuovi contagiati sono ragazzi giovani, come la reggiana Cate, 22 anni, che su Instagram ha comunicato la sua positività ai suoi contatti per invitarli a fare il test. “Di ritorno da Porto Rotondo – racconta Cate ai microfoni di Radio Bruno – io e il mio fidanzato abbiamo fatto il test sierologico, il suo è risultato negativo ma tre giorni dopo è stato ricoverato all’ospedale a causa di un focolaio polmonare. Fortunatamente non è grave ma sottoposto al tampone è risultato positivo al Covid. Credo sia necessario scavare a fondo se si è stati in posti come la Sardegna nell’ultimo periodo. Lì, gli assembramenti sono inevitabili e non solo nei locali: le piazzette di Porto Rotondo e Poltu Quatu, ad esempio, sono spazi ristretti e lì la gente si assembra ed è più facile che il virus circoli. Mi hanno scritto ragazzi di Modena e di Reggio di ritorno dalla Sardegna, alcuni di loro sono positivi, altri stanno aspettando l’esito del tampone… Una mia amica è tornata da Mykonos ed è positiva così come tre miei amici di rientro da Ibiza: il virus è abbastanza diffuso”.

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