Per la prima volta le gru si sono fermate all’Oasi la Francesa

Uno stormo di gru si è posato sull’area umida della Francesa per riposarsi e rifocillarsi. Un evento raro da osservare perché questa specie sorvola il nostro territorio in grandi stormi dalla classica forma a V ma quasi mai vi fa tappa.

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Foto di Paolo Pasini

Per la prima volta le gru si sono fermate all’Oasi la Francesa e sono state accolte da volontari e appassionati di ornitologia con grande trepidazione. Un evento raro da osservare perché questa specie sorvola il nostro territorio in grandi stormi dalla classica forma a V ma quasi mai vi fa tappa.

Gru immortalata da Paolo Pasini

Straordinario uccello migratore, la Gru si riproduce nell’Europa centrale, settentrionale e Orientale, dai Balcani alla Russia, fino a Mongolia e Asia minore. Torna sui nostri cieli in autunno, quasi mai per fermarsi a svernare nel nostro Paese. Più spesso per raggiungere l’Africa settentrionale e orientale, dove questa specie trascorre l’inverno. Dall’aspetto inconfondibile – il piumaggio grigio campeggia su zampe lunghissime e fa da contrasto a una buffa coda arricciata verso il basso – la Gru presenta una caratteristica macchia bianca sul capo, mentre il becco è circondato da piume nere che si allungano verso il collo.

Lo stormo intento a rifocillarsi all’Oasi

 

Di dimensioni notevoli – può raggiungere anche i 150 cm di lunghezza – questa specie è tendenzialmente gregaria. Lo stormo di gru che si è posato sull’area umida della Francesa per riposarsi e rifocillarsi rappresenta davvero un evento dal sapore del tutto eccezionale! L’oasi di Fossoli è aperta al pubblico solo fino a domenica 3 novembre prima di chiudere i battenti in vista della pausa invernale per poi riaprire la prima domenica di marzo.
J.B.

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