A caccia di un partner

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La sfida di Aimag per il prossimo futuro è una sola e si chiama gara per la concessione della distribuzione del gas (il bando è atteso nel marzo 2017). Un appuntamento a cui Aimag non può presentarsi da sola. Pertanto, l’individuazione di un  partner, sia questi industriale o finanziario, è quantomeno opportuna. La gara, fatta per ambiti territoriali, nella fattispecie Modena 1, vede in campo due giocatori, seppure dal diverso peso, Aimag da un lato ed Hera dall’altro. Chi vince  ha l’obbligo di indennizzare il gestore uscente per il valore delle sue reti di distribuzione. Ergo, se vincesse, Aimag dovrebbe versare al colosso bolognese oltre 100 milioni di euro. Le due società, lo abbiamo ripetuto più volte, non possono presentarsi in modo associato alla gara per motivi legati alle normative vigenti e all’Antitrust: “poiché l’una è una partecipata dell’altra, (ricordiamo che nel 2009, Hera ha acquisito il 25% di quote di Aimag per un valore di 36 milioni di euro) e perché le due multiutility, in quanto operatori dominanti, sono le sole a spartirsi la torta della distribuzione del gas nell’ambito Modena 1.  Nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 18 giugno è stata approvata a maggioranza una delibera con la quale “si conferisce mandato al Comune di Mirandola per lo svolgimento di un’indagine di mercato avente a oggetto operazioni di partnership di Aimag con altre società”. “Una delibera – ha spiegato il sindaco Alberto Bellelli – che consente di aprire un percorso aperto e trasparente per sapere se ci sono manifestazioni di interesse verso la multiutility”. La direzione del Patto di Sindacato tra i soci pubblici (i Comuni che hanno il 65% delle quote azionarie dell’azienda e sono titolari del potere d’indirizzo coordinandosi per il governo societario attraverso questo organismo, ndr.) predisporrà entro il 31 ottobre un’apposita relazione da trasmettere ai Consigli dei 21 Comuni soci riferendo sui contenuti delle manifestazioni d’interesse pervenute: qui si discuteranno gli scenari, siano essi quelli di una gara per la vendita delle azioni, di un’aggregazione o di una fusione. La modalità, criticata dai gruppi di minoranza è invece stata accolta con favore dalla dirigenza della multiutility: “la proprietà di Aimag è in mano ai comuni. A loro spetta quindi la scelta di individuare un partner strategico in vista della prossima gara del gas. Mi auguro – ha spiegato il presidente Mirco Arletti – arrivino numerose manifestazioni d’interesse strutturate (quali sono le politiche e le integrazioni industriali, la disponibilità finanziaria…), affinché a partire dal 1° novembre, il patto dei sindaci possa operare la scelta del partner migliore, anche con il nostro contributo. Abbiamo letto sulla stampa alcune indiscrezioni (ndr Piacere Aimag e Tea), speriamo che si traducano in concrete candidature”.
Jessica Bianchi
 

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