Un carpigiano sul podio del nocino

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Il carpigiano Paolo Amati è stato premiato per il secondo anno consecutivo nell’ambito della 33^ edizione del concorso del nocino tradizionale durante la cerimonia avvenuta domenica 25 settembre in Piazza Garibaldi a Noceto. Dopo la vittoria nel 2015, quest’anno il nocino di Amati si è aggiudicato il secondo posto in classifica tra i 160 campioni presentati, confermandosi come uno dei migliori produttori del nobile liquore ottenuto dal mallo di noce, specialità tradizionale della nostra regione. Ex tipografo originario di Spilamberto, terra d’origine del vero nocino, e sede dal 1978 dell’Ordine del nocino di Modena, Amati da quando è andato in pensione nel 2010 si è dedicato completamente alla sua passione per il nocino, ottenendo a inizio anno anche la nomina di Alfiere di raccolta, con il compito di propagandare fra amici e conoscenti le tradizioni gastronomiche di casa nostra, oltre che di raccogliere fra i tanti appassionati nascosti del nocino tradizionale di Modena i campioni della rispettiva produzione casalinga in modo da poterla sottoporre all’attenzione degli esperti assaggiatori. “La ricetta del mio nocino – ha spiegato Paolo Amati – è all’incirca sempre la stessa con delle piccole varianti: mallo di noce, alcool, zucchero e qualche ingrediente segreto. Il nocino può assumere connotazioni lievemente diverse anche in base alle noci e al clima particolare di quel periodo.  In ogni caso, norma fondamentale e imprescindibile è che il nocino sappia di noci.
Ci si può aggiungere un granello di cannella o un chiodino di garofano, ma queste piccole aggiunte aromatiche non devono alterare la sua essenza originaria.
I campioni che raccolgo, tutti rigorosamente fatti in casa, passano al vaglio di tre assaggiatori e poi di altri tre. Pochi superano la prova. La preparazione inizia ovviamente con la raccolta delle noci ancora acerbe nei primi giorni di giugno. Poi si torchiano o si schiacciano i malli, si aggiunge lo zucchero, l’alcol e inizia il periodo di maturazione nel contenitore.  Dopo sei mesi il nocino è pronto. Ciascuno dice naturalmente che il suo è il migliore ma alla fine solo pochissimi arrivano al podio”. Vania Franceschelli, presidente dell’Ordine del Nocino modenese a cui Amati è iscritto da diversi anni ha così commentato il risultato: “Paolo Amati è un nostro socio nonché Maestro Assaggiatore. Come presidente dell’Ordine sono molto orgogliosa di avere Maestri Assaggiatori così bravi che si distinguono a livello regionale e anche nazionale”.
Chiara Sorrentino

 

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