Prendete una scuola illuminata, cinque professori dall’animo green, 31 studenti desiderosi di avventura e… il gioco è fatto. I docenti Roberto Galantini, Roberto Goldoni (vice-preside), Silvia Spaggiari, Monica Losi e Gianluca Baccarani della Scuola Media di Soliera hanno infatti inaugurato un nuovo modo di concepire la gita scolastica. Un momento formativo, divertente e, da oggi in poi, sostenibile. Dopo aver vinto qualche perplessità infatti, gli insegnanti sono riusciti a conquistare i genitori e gli studenti delle classi 3F e 3E. Risultato? Mercoledì 27 aprile, 31 ragazzi sono partiti in sella alle loro due ruote alla volta di Peschiera del Garda, scortati da un furgone adibito al trasporto bagagli e pronto a intervenire in caso di necessità. I giovani hanno pedalato insieme ai loro insegnanti per 150 chilometri: “abbiamo spezzato il viaggio concedendoci tre tappe fondamentali – spiega il professore di lettere Roberto Galantini – a Governolo, Rivalta sul Mincio e Peschiera”. Obiettivo dichiarato: promuovere l’uso della bicicletta. “Questa gita è stata preparata con anticipo e lungamente: abbiamo parlato ai ragazzi di educazione stradale, abbiamo dedicato alcuni pomeriggi alla manutenzione delle biciclette per poter far fronte a piccoli incidenti di percorso e, la settimana prima della partenza, ci siamo cimentati in un’uscita di prova”, raccontano i cinque accompagnatori. La gita, dai contorni decisamente alternativi, ha letteralmente conquistato i ragazzi, rispondendo appieno al loro desiderio di autonomia: “i nostri studenti hanno raccolto la sfida e hanno davvero gradito questo approccio originale al viaggio”. A parte l’attraversamento del ponte sul Po e qualche rara eccezione, il percorso seguito dall’allegro e colorato biscione di giovanissimi si è svolto quasi interamente su piste ciclabili o strade poco battute. “Numerosi sono stati anche gli sterrati – prosegue Galantini – poiché abbiamo seguito i corsi dei fiumi Secchia, Po e Mincio”. Il primo giorno dopo aver sostato davanti a un cippo partigiano a Cortile e aver transitato per il centro di Concordia per riflettere sul sisma che ci ha colpiti quattro anni fa, è stata la volta dell’impianto idrovoro delle Mondine, ultimato nel 1926 nell’ambito della Bonificazione Parmigiana- Moglia allo scopo di riversare nel Secchia le acque dei territori delle province di Reggio Emilia e Modena. Da lì i cicloturisti hanno proseguito alla scoperta della bellissima abbazia di San Benedetto in Polirone, antico complesso sito nel territorio del Comune di San Benedetto Po, per giungere infine a Governolo, dove hanno riposato. Il giorno successivo gli studenti si sono rimessi in marcia verso Mantova, dove hanno visitato Palazzo Te, passeggiato per le strade del centro storico e ammirato il Lago di Mezzo. In barca hanno poi raggiunto Rivalta sul Mincio, seconda tappa del loro viaggio, dove hanno ritrovato la fida due ruote. “Il terzo giorno – continua Roberto Galantini – abbiamo imboccato il famoso e suggestivo percorso ciclabile che collega Mantova a Peschiera, lungo le alzaie del fiume Mincio, fuori dal traffico, dai rumori e immerso nel verde. Dopo una pausa nel borgo di Borghetto di Valeggio sul Mincio, abbiano trascorso alcune ore al Parco Giardino Sigurtà per riprendere fiato e, alla sera, siamo giunti a Peschiera, meta finale della nostra gita”. E dopo un quarto giorno di relax, shopping e divertimento, ragazzi e professori hanno fatto rientro a Soliera in treno. Coinvolgere gli studenti in un viaggio di istruzione all’insegna della sostenibilità, scegliendo la bicicletta e il treno come mezzi di trasporto privilegiati, significa stimolarli a maturare una nuova consapevolezza di sé e dell’ambiente circostante. Una scelta che capovolge completamente la percezione del mondo, proiettando i giovani dalla cultura e dalla filosofia dell’automobile alla ciclosofia. Chissà che anche le scuole medie di Carpi non prendano ad esempio la vicina Soliera…
Jessica Bianchi