Fare sport a Carpi

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Nella fascia d’età 18-74 anni il 56,8% dei carpigiani svolge attività fisico-sportiva. E gli impianti comunali si meritano un voto di 7,2. Sono questi due dei tanti numeri evidenziati nella ricerca svolta attraverso 900 interviste tra novembre e dicembre dell’anno scorso per capire quale ruolo svolge oggi nella società carpigiana la pratica sportiva e quali sono gli stili del fare sport nella terra dei Pio. Sabato 24 marzo questa ricerca realizzata a partire dall’analisi delle risposte fornite dai cittadini verrà presentata alle ore 9 all’Auditorium della Biblioteca Loria, nel corso di una tavola rotonda a cui prenderanno parte non solo coloro che l’hanno curata (Vittorio Martinelli), ma anche i promotori di questo studio (Comune e Consulta Sport e Benessere, con il Sindaco Alberto Bellelli e il Presidente Nilo Diacci) e i rappresentanti di Uisp, Csi e Coni (Vincenzo Manco, Stefano Gobbi, Andrea Dondi). L’incontro, a ingresso libero e a cui sono invitati tutti i rappresentanti delle società sportive carpigiane, sarà moderato da Roberto Ghiretti, docente dell’Università di Parma.
La ricerca (dal titolo Carpi: l'attività fisico-sportiva numeri, valutazioni, attese) fa parte del più ampio percorso Carpi 2017/2018: una città per lo sport, un progetto voluto dal Comune che si pone l’obiettivo di promuovere il territorio carpigiano attraverso lo sport, da un lato analizzando la pratica sportiva e promuovendo le eccellenze qui esistenti in questo campo, dall’altro favorendo lo sviluppo di percorsi e progettualità che utilizzino lo sport come asset principale per lo sviluppo di nuove politiche sociali.
“La ricerca, fortemente voluta dal Comune – spiega il Sindaco Alberto Bellelli che ha anche la delega allo Sport – in un gioco di squadra con la locale Consulta allo Sport e Benessere, rientra proprio in questo progetto più complessivo. Questa fotografia ci permetterà di pensare le politiche sportive non soltanto dal punto di vista delle strutture così come le conosciamo, ma anche da quello di scelte politiche multisettoriali che hanno al centro una città che deve investire nello sport libero, a libera fruizione, spontaneo e non organizzato. Avendo sullo sfondo una Carpi dove lo sport possa e debba essere sempre più aperto, accessibile e di qualità”.

 

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