Aspettando i Rondoni, sul ponteggio del Torrione si montano nidi artificiali

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 A giorni arriveranno in città per riprodursi prima di fare ritorno nelle calde terre d’Africa intorno alla fine di giugno. A solcare i cieli di Carpi, in aprile, sono infatti gli attesi Rondoni, uccelli estremamente affascinanti la cui vita, racconta Daniela Rustichelli, delegata della Lipu Carpi, “è perennemente in volo. Dal momento in cui spiccano il volo, infatti, i maschi condurranno la loro intera esistenza volando, mentre le femmine interromperanno il loro moto perenne solo due settimane l’anno per la deposizione delle uova e la cova. Il loro becco è una sorta di sacchetto pronto a incamerare il plancton aereo, ovvero tutti gli insetti volanti che trovano lungo il proprio cammino. Questi uccelli si lavano, si accoppiano e dormono in volo, sfruttando le correnti ascensionali. Alla sera, dopo l’ultimo pasto, si adagiano sull’aria calda, arrivando a quote altissime, fino alle prime luci del mattino quando tornano ad abbassarsi per fare colazione”. Questi graditi ospiti, insettivori per eccellenza, corrono però gravi rischi, complici la progressiva antropizzazione del territorio e le ferite inferte dal sisma a numerosi casolari ed edifici storici.
Dopo il successo ottenuto dai nidi artificiali posti dall’associazione ambientalista sulla facciata della Chiesa di Sant’Ignazio in restauro, tradizionale approdo dei rondoni, la Lipu ci riprova col Torrione degli Spagnoli. “A fine lavori, dopo aver tolto e perlustrato i nidi dalla chiesa  – spiega Daniela Rustichelli – ci siamo resi conto con grande gioia che su 15 nidi, ben 14 sono stati abitati e utilizzati per la nidificazione. Questo è il primo caso documentato in Europa in cui i rondoni hanno nidificato da subito dopo la posa all’interno di cassette artificiali! Questo tipo di nidi, ideati dall’ornitologo dottor Mauro Ferri di AsOER e costruiti da Lipu sono sostitutivi dei nidi naturali in concomitanza di cantieri. All’interno abbiamo trovato peli, piume e, purtroppo, diversi sfilacci di plastica… Ora questi tre moduli da cinque, studiati a misura di rondone, ovvero per ricreare i fori dei coppi aperti dove solitamente questi straordinari uccelli amano fare il nido, saranno montati, grazie alla disponibilità dei tecnici, in prossimità del sottotetto del Torrione degli Spagnoli dove a breve prenderà il via il cantiere di ristrutturazione. I nostri volontari, unitamente a quelli del Circolo Naturalistico Novese stanno inoltre costruendo degli altri moduli da sei – che ricordano le buche pontaie (aperture a forma di mattone lasciate sulle facciate di chiese e palazzi e usate un tempo per infilare travi e ponteggi durante le manutenzioni) – da installare sui quattro lati dell’edificio, vero e proprio monumento vivo della nostra città”.
Da anni impegnata a tutelare i siti riproduttivi di specie di notevole importanza ecologica, la Lipu non arretra di un passo nella difesa di questi amici con le ali e anche grazie a lei, sostenuta anche dalle altre associazioni, oggi come ieri, i Rondoni saranno i protagonisti dei cieli primaverili ed estivi della nostra città con i loro voli radenti ai tetti a caccia di insetti e le loro grida.
Jessica Bianchi