Da Shanghai alla Corte di Gualtiero Marchesi

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Giunta da Shanghai a Soliera a soli 8 anni, la ventenne Shao Bingqing si è guadagnata il titolo di Assistant Restaurant & Bar Manager dopo aver frequentato il Corso Superiore di Sala, Bar e Sommellerie presso ALMA, la prestigiosa scuola internazionale di cucina fondata dal maestro Gualtiero Marchesi a Parma.

Giudicata la più meritevole della sua classe, insieme al compagno Sandro Mezzapelle, per Shao il futuro appare come una brillante promessa. “Oggi – racconta – ho le idee più chiare, ma in passato non sapevo davvero a quali studi dedicarmi. Prima di approdare alla Scuola Alberghiera di Carpi ho cambiato ben tre istituti. Non avevo idea di cosa sarei voluta diventare da grande. Poi, però, col trascorrere del tempo, mi sono appassionata al mestiere e ho compreso che la sala sarebbe diventato l’ambiente nel quale avrei voluto lavorare”. Una volta terminato il Nazareno, prosegue Shao, “mi sono resa conto che quanto appreso non mi bastava. Desideravo fare un ulteriore passo avanti, approfondire gli studi… Alma era perfetta, non avrei potuto aspirare a nulla di meglio. Inizialmente la mia famiglia non aveva compreso il valore di questa scuola ma si è dovuta ricredere soprattutto dopo lo stage della durata di tre mesi che ho avuto l’onore di compiere a Vonnas, in Francia, presso il Ristorante tre stelle Michelin Georges Blanc”.

Meta imprescindibile per ogni gourmet, nonché vera e propria mecca per gli amanti della cucina francese, questo ristorante, dove lumache, foie gras, rane, gâteau Bressan e il leggendario Pollo di Bresse alla crema sfiorano la perfezione, Shao ha avuto la possibilità di affiancare maître considerati tra i migliori maestri al mondo nell’arte dell’accoglienza. “L’impatto è stato molto difficile dal momento che, non parlando francese ma inglese, in un primo momento venivo perlopiù ignorata. Nessuno mi rispondeva. Col tempo però, quando chi avevo accanto si è reso conto che sapevo lavorare e avevo voglia di imparare, le cose sono nettamente migliorate. Rapportarmi col personale di una struttura tanto complessa è stato davvero istruttivo”.

Ma qual è il segreto per diventare un perfetto addetto di sala? “Ad Alma ho compreso che classe, stile e portamento sono i tre requisiti principali che deve possedere chiunque voglia cimentarsi in questo mestiere. Accanto a eleganza e professionalità però, credo che il rispetto del cliente sia fondamentale. Amo relazionarmi con i clienti, comunicare con loro, senza esprimere mai alcun giudizio. Un loro sorriso di soddisfazione è per me fonte di grande gratificazione. Credo di essere davvero fatta per stare in sala”. Il futuro è ancora tutto da costruire ma sognare non costa nulla: “dall’anno prossimo andrò a lavorare in un ristorante di cucina italiana a Shanghai ma – sorride Shao – il mio sogno è quello di riuscire, in futuro ad aprirne uno tutto mio in Italia o all’estero”.

Jessica Bianchi

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