Un percorso difficile anche per Dio è il nuovo libro di Brunetto Salvarani

Venerdì 22 novembre, alle 18, alla Libreria La Fenice, il teologo, giornalista e scrittore carpigiano Brunetto Salvarani presenterà il suo nuovo libro Un percorso difficile anche per Dio - Sul futuro del Dialogo cristiano - ebraico (Effatà Editrice) insieme a Giuliano Albarani, assessore alla cultura e al vicario generale della Diocesi di Carpi Gildo Manicardi.

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Albarani, Salvarani e Manicardi in occasione della presentazione del libro “Senza Chiesa e Senza Dio. Presente e futuro dell’Occidente post-cristiano” dello scorso anno

Il 7 ottobre 2023 è una data che resterà incisa nella storia. Con l’attacco a sorpresa del territorio di Israele da parte di Hamas e la successiva risposta militare dell’esercito israeliano, “siamo arretrati di decenni. I processi dialogici fra ebrei e cristiani si sono ulteriormente complicati, messi alla prova, come mai finora, mostrando tutte le loro vulnerabilità. Nulla sarà come prima, ma bisogna andare avanti! In una manciata di ore è cambiato radicalmente lo scenario in cui si muove chi opera nel campo delle relazioni cristiano-ebraiche, tanto da richiedere un autentico salto di qualità rispetto al passato, a sei decenni dalla dichiarazione conciliare Nostra aetate: ma senza buttare via il grande lavoro fatto sinora. Ecco dunque la motivazione di queste pagine: rilanciare le ragioni e la necessità di questo dialogo”. A parlare è il teologo, giornalista e scrittore carpigiano Brunetto Salvarani, autore di Un percorso difficile anche per Dio – Sul futuro del Dialogo cristiano – ebraico (Effatà Editrice). Il libro riprende le ragioni di un dialogo che il filosofo ebreo francese Dan Arbib definisce – paradossalmente – «impossibile, ma nondimeno necessario».

Il dialogo cristiano-ebraico sta attraversando una fase critica, è necessario conoscere quali siano state e siano le pietre d’inciampo più classiche, e anche quali siano le contestuali tracce di speranza, oltre che interrogarsi su come, con e dopo il 7 ottobre 2023, si sia aperta un’ulteriore crepa, che rimanda alla necessità di elaborare un paradigma inedito nel dialogo fra cristiani ed ebrei. Tutto da pensare, tutto da costruire, e sul quale occorrerà esercitarsi a fondo da parte di chi intenda dedicarvisi. “Il 7 ottobre – scrive nella prefazione monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo nonché presidente della Commissione episcopale per l’Ecumenismo e il Dialogo della CEI  ha messo alla prova il nostro rapporto, ha messo in questione la serietà del nostro dialogo. Ora si tratta di ripartire. Non facendo finta di niente, né buttando a mare il cammino fatto. Si tratta di ripartire osando toccare «le radici»…Noi non possiamo fare a meno di Israele. È la nostra radice. Non solo nella storia, rispetto al popolo che ha preceduto la nascita di Gesù di Nazareth. Ma nella realtà, rispetto al popolo ebraico di oggi. Il rapporto con loro, oggi, è un rapporto rispetto alla nostra radice. Noi non siamo «la sostituzione» del popolo d’Israele, né il «vero Israele». Siamo un ramo spuntato da un popolo che continua a esistere… Non possiamo comprenderci negando tale appartenenza. Il testo di Salvarani ci aiuta a ripercorrere la storia del dialogo ebraico-cristiano, aiutandoci ad andare alla radice. Senza paura.  In questo tempo dobbiamo partire da qui: riconoscere la sofferenza attuale del popolo ebraico. La sua ferita drammatica. Per accostarci con rispetto. Per vincere i pregiudizi. Per sentire, in questa condivisione, il bisogno, per la nostra Chiesa, di questo popolo. Per mettere alla prova un aspetto che riteniamo prioritario: aiutare la nostra religione e tutte le religioni a diventare strumenti generativi di coesione”.

Senza scivolare in un rischio che per Olivero è sempre dietro l’angolo, ovvero la tentazione di credere di avere «tutta la verità». Perchè le religioni, avendo a che fare con “l’Assoluto, spesso pretendono di averne il monopolio. La questione della Verità è molto seria. Ma deve accendere la ricerca, non l’arroganza”.

Venerdì 22 novembre, alle 18, alla Libreria La Fenice di Carpi, Brunetto Salvarani presenterà il libro insieme a Giuliano Albarani, assessore alla cultura e al vicario generale della Diocesi di Carpi Gildo Manicardi.

J.B.

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