Tra ieri e oggi è comparso il cartellone che illustra i dettagli delle nuove abitazioni lungo via Bersana, di fronte al Parco Santa Croce di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi: si tratta di una delle più belle zone nei dintorni, frequentata da tanti che si ritagliano il tempo di fare due passi in campagna lungo il percorso natura, costeggiato in quel punto da querce secolari. Comprensibile il disappunto di chi nella stretta via, non più larga di un metro e mezzo, ha notato camion, attrezzature e impalcature per l’inizio di un cantiere per la demolizione e costruzione di sette unità abitative all’interno del grande parco che circonda una maestosa villa storica. L’area è di proprietà privata ma non esistono limiti e vincoli in quella zona? L’assessore Riccardo Righi, interpellato in merito, si è preso il tempo per informarsi e ha precisato che si tratta di “un intervento di edilizia privata del tutto conforme alla legge, “regolato dall’art. 87 del Piano Regolatore per edifici del territorio rurale non costituenti beni culturali e non vincolati dalla pianificazione, da ricostruire a seguito degli eventi sismici del maggio 2012 e indirizzi architettonico-compositivi per gli interventi nel territorio rurale e con una Scia semplificata: un banale recupero che non richiede l’intervento della Commissione Qualità Paesaggio, né del settore Urbanistica del Comune di Carpi. La soluzione architettonica è in armonia con il paesaggio, non ci saranno aumenti di volume, la soluzione progettuale riprende l’esistente (una porcilaia e un edificio rurale) replicandone la sagoma, gli edifici verranno traslati più all’interno a maggior distanza da via Bersana. L’intervento non comporta un carico urbanistico perché non ha fini commerciali ma residenziali e per le sette unità abitative si possono calcolare altrettante macchine. Non si aprono nuovi passi carrai e non verranno abbattuti alberi” conclude Righi che dichiara di non sapere chi sia il proprietario della villa.
Mentre fervono i lavori dalla parte del cantiere di via Bersana, dall’altra parte il Parco Santa Croce resta chiuso in attesa della realizzazione del sottopasso per garantire a pedoni e ciclisti l’attraversamento in sicurezza di via Traversa San Giorgio. L’opera è in attesa del nullaosta definitivo dopodiché il cantiere potrà partire. Nasceranno prima le case o il sottopasso?
Sara Gelli
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