Valentina, 27 anni e la sua vita in campagna: “qui sono felice”

Valentina Bolocan, 27 anni, dopo la laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie ha scelto di lavorare in un'azienda agricola in cui si producono pere. Una scelta controcorrente rispetto a quelle dei giovani di oggi, che lei spiega così: “ho sempre avuto la passione per la natura. Non lo considero un sacrificio lavorare in campagna, ma una fortuna”.

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Svegliarsi all’alba, arare la terra, potare le piante, raccogliere la frutta e fare tutti gli altri lavori che sono necessari in campagna. Lavori lontani anni luce dalla vita dei giovani del terzo millennio. Attività che, solitamente, vengono raccontate dai nonni oppure viste in televisione o al cinema. Lavori che, invece, alcuni giovani scelgono di affrontare con piacere. Tra questi c’è Valentina Bolocan, 27 anni, originaria della Moldavia, residente a Limidi di Soliera che, dopo la laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie all’Università di Bologna, ha iniziato a lavorare in un’azienda agricola, dove le sue giornate sono scandite dai ritmi della natura e delle stagioni. Insieme a lei il suo compagno Enrico di 35 anni, i loro due cani Leo e Niki, e le loro due gatte Romy e Lulu.

Quando e perché hai deciso che volevi lavorare in campagna?

“La passione per la campagna c’è sempre stata. Sono nata e cresciuta in Moldavia, in un paese di campagna e, fin da piccolissima, ho sempre vissuto a stretto contatto con la natura e gli animali. Una volta arrivata in Italia, a 14 anni, mi sono iscritta all’istituto tecnico di Agraria e, dopo il diploma, ho scelto di continuare in questo ambito di studi, iscrivendomi alla facoltà di Scienze e Tecnologie Agrarie di Bologna. In concomitanza ho iniziato a lavorare nei campi. In primavera e in autunno studiavo per sostenere gli esami, e durante la stagione estiva e quella invernale lavoravo. Mi sono anche iscritta all’Albo Nazionale dei Periti Agrari per dare consulenze in caso di danni causati da avversità atmosferiche”.

Cosa ti dicono i tuoi coetanei? Sono sorpresi dalla tua scelta di vita?

“Sì, è una cosa inusuale per tanti ragazzi della mia età, ma per me è una scelta di vita come tante altre e, anzi, è la migliore che potessi fare. Non mi costa fatica alzarmi presto la mattina, e non è un sacrificio sporcarmi le mani con la terra, al contrario è una gioia. Non potrei immaginarmi in un altro contesto se non in questo. Inoltre, condivido la mia scelta con il mio compagno, e anche lui è felice così, e ai nostri animali. Anche i nostri due cani Leo e Niki, a loro modo, ci danno una mano. Per esempio, quando vedono che stiamo spostando la legna e i rami potati, iniziano a raccogliere e ammassare i rametti insieme a noi. Non hanno bisogno di giocattoli per animali: si divertono con quello che offre loro la natura”.

Come lo vedete il vostro futuro?

“Esattamente com’è oggi, poi se saremo in di più, ancora meglio! Vorremmo iniziare a fare anche un orto e coltivare delle verdure oltre che alberi da frutta. Il futuro è pieno di sogni, ma il presente è già bello così”.

Chiara Sorrentino