Gargallo e Santa Croce unite per aiutare una famiglia con le spese per le cure del figlio all’estero

I genitori dei bambini del Nido infanzia di Gargallo e della Scuola dell’infanzia Caduti in Guerra hanno lanciato una raccolta fondi da devolvere alla famiglia di un piccolo che dovrà essere operato all’estero, a cui hanno partecipato le comunità di Gargallo e Santa Croce.

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Gargallo, frazione alle porte di Carpi, nel corso del tempo, ha vissuto mille storie. Questa è una di quelle che testimonia, ancora una volta, come le piccole comunità siano capaci di ascoltare e agire nel segno della solidarietà. 

Il protagonista di questa bella vicenda è un bimbo della Scuola dell’infanzia Caduti in Guerra di Gargallo, un bambino che dovrà sottoporsi a un intervento all’estero. Non è difficile immaginare la preoccupazione della sua famiglia, spaventata non solo dai rischi di un intervento, ma anche ostacolata dai proibitivi costi della trasferta. E allora la storia di quella famiglia è diventata quella di tutti: delle famiglie dei compagni, della scuola tutta, della Parrocchia e infine delle comunità di Gargallo e Santa Croce.

I genitori dei piccoli del Nido infanzia di Gargallo e della Scuola dell’infanzia Caduti in Guerra hanno dato il via a una raccolta fondi, che prosegue tuttora presso la scuola, lanciando l’iniziativa Insiemi di cuori per una Quaresima di solidarietà. Sabato 1 e domenica 2 aprile, dopo le celebrazioni eucaristiche nelle chiese di Santa Croce e Gargallo, le mamme e i papà dei compagni  di quel bambino, si sono impegnati a vendere dolci e biscotti cucinati in casa, per contribuire alle sue cure all’estero.    

I parrocchiani sono stati piuttosto generosi nelle offerte, ma al di là delle cifre raccolte lo spirito con cui le famiglie e i parrocchiani si sono mossi, riflette i valori di un territorio che nella sua storia si è sempre distinto per la sua capacità di accogliere e sostenere.

Chi ha qualche anno in più, a Gargallo, ricorda come la Scuola del paese, voluta e costruita dai loro padri, sia nata proprio per educare e sostenere le famiglie che non potevano assistere i loro bambini, perché impegnate nel lavoro o anche per difficoltà di salute.

Oggi la scuola di Gargallo ha dimostrato di continuare ad adempiere tale compito, trascinando l’intero paese in una gara di solidarietà e contribuendo a dare un significato più autentico alla Quaresima, che non è rinuncia individuale, bensì carità, testimonianza, azione e vicinanza per creare un grande “insiemi di cuori”.

Testimoniare l’inclusione significa prima di tutto entrare in empatia e fare delle difficoltà un valore aggiunto, la scuola dà la possibilità di creare rete di relazioni affinché nessuno si senta escluso ma tutti possano sentirsi accolti.

Oggi con più forza i bambini di Gargallo possono davvero gridare con gioia “evviva la scuola”. Anche se l’avventura del loro compagno è appena cominciata, insieme possono capire meglio cosa significa essere uniti.

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