“Ho donato i miei capelli che sono la mia forza a chi ne ha più bisogno”

Francesca Ricciardi, 29 anni, di Campogalliano, che ha studiato e lavorato per anni a Carpi, il 31 maggio ha tagliato 43 cm di capelli per donarli a un’altra donna, che li potrà indossare nella parrucca realizzata appositamente per lei tramite la Fondazione Prometheus nell'ambito del progetto Smile.

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Francesca Ricciardi, 29 anni, che lavora come commessa in un negozio di scarpe a Campogalliano e che ha lavorato per anni in una palestra di Carpi – ha portato i capelli lunghissimi fin dalla scuola elementare, spuntandoli solo una volta all’anno e senza mai sottoporli a trattamenti chimici. Per lei i capelli lunghi hanno rappresentato da sempre una forma di protezione e di sicurezza, qualcosa da cui non avrebbe mai voluto separarsi. Poi a Natale del 2021, dopo un lungo periodo di isolamento a causa del Covid, ha maturato l’idea di voler fare un dono speciale a qualcuno e di regalare proprio una delle cose per lei più importanti: parte della sua chioma. “Fin da piccola ho sempre amato i capelli lunghi, soprattutto le trecce – ha raccontato Francesca – rappresentavano una parte importante di me, mi infondevano forza e fiducia in me stessa. Poi un giorno ho pensato che proprio la mia treccia poteva rendere felice un’altra persona. E’ nata così l’idea di tagliare e donare 43 cm di capelli tramite la Fondazione Prometheus e il Progetto Smile, un’iniziativa di solidarietà attraverso la quale le donne possono donare i propri capelli ad altre donne, che li potranno indossare nelle parrucche realizzate appositamente per loro”. Dopo averci riflettuto a lungo, il 31 maggio Francesca si è recata dal suo parrucchiere di fiducia e, seguendo le istruzioni che la Fondazione Prometheus ha pubblicato sul proprio sito, se li è fatti legare in una treccia e tagliare superando la lunghezza minima richiesta che è di 40 cm.

Chi dona i capelli ha anche la possibilità di lasciare un proprio “smile” o un messaggio all’interno della busta insieme alla treccia, ed è proprio questo a creare simbolicamente il legame di solidarietà: un pensiero dedicato espressamente alla persona che riceverà quel dono e che va ben oltre un augurio.

Due donne entrambe legate da un prima e da un dopo di cui quei capelli sono il filo conduttore. Un dono che è una parte di sé, fra due persone che, se entrambe lo desiderano, potranno anche decidere di incontrarsi. Nella sua lettera, accompagnata dal proprio numero di telefono e indirizzo email, Francesca ha scritto: “l’importanza che i capelli hanno avuto per me facendomi sentire protetta, e l’energia che mi hanno trasmesso in tante occasioni, vorrei da questo momento donarle a te”.

Chiara Sorrentino

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