Apre Ardesia, il nuovo ristorante ricavato da un’ex cascina che fonde tradizione e modernità

Sabato 14 maggio apre al pubblico Ardesia, il nuovo ristorante che sorge a Limidi, presso l'ex agriturismo Due Madonne in via Carpi Ravarino n°1202, gestito da quattro ragazzi che hanno deciso di dargli un'impronta moderna e raffinata sempre all'insegna della tradizione gastronomica emiliana, e con un'ampia e selezionata cantina.

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D’impatto, forte ed elegante come l’ardesia, la pietra nera ricca di fascino e di qualità nascoste come l’ottima conducibilità termica. È ciò che contraddistingue il nuovo ristorante “Ardesia”, in via Carpi Ravarino n°1202, che aprirà sabato 14 maggio nella cascina che ha ospitato per anni l’agriturismo Due Madonne. I titolari sono quattro ragazzi che sono diventati amici condividendo esperienze di vita e di lavoro: Nicolò Vellani (20 anni), Davide Alleva (45), Francesco Marchi (24) e Andrea Russo (34).

Come è nata l’idea di Ardesia?

Nicolò: “io, Davide e Andrea ci siamo conosciuti lavorando all’interno del ristorante del Club Giardino di Carpi frequentato, tra gli altri soci, anche da Francesco e, parlando, abbiamo scoperto di avere un progetto in comune: quello di gestire anche un altro ristorante attivo tutto l’anno. Abbiamo iniziato a guardarci attorno finché abbiamo trovato questa location che riteniamo perfetta sia per l’inverno, con le confortevoli sale interne di cui due arricchite da camino, che per l’estate, grazie al vasto giardino in cui spicca il gazebo che abbiamo completamente ristrutturato come tutto il resto dell’ambiente. Abbiamo scelto di richiamare il nome Ardesia in tanti aspetti dell’arredamento e del servizio tra cui la pavimentazione esterna, il bancone del bar e i piatti su cui verranno servite alcune pietanze. Inoltre, anche la zona, parca di altri locali, ci è sembrata favorevole. A tal proposito vorremmo diventare un punto di riferimento per i privati e le aziende che vivono e lavorano nei dintorni”.

Che impronta avete voluto dare al locale?

Davide: “un’impronta moderna e molto curata. Ciò che colpisce appena si arriva è il grande gazebo con vetrate e la pianta di ulivo piantata al centro, che può essere sfruttato non solo d’estate ma anche in primavera e autunno. Una volta entrati, l’occhio viene catturato dal bancone bar pensato anche per un servizio di aperitivo e dopo cena. In questo senso stiamo lavorando a un’accurata selezione di distillati e liquori particolari per offrire qualcosa di nuovo e ricercato ai clienti. Addentrandoci nel locale ci sono tre sale. Una di questa, con caminetto, è dedicata in particolare alle cene di coppia. I materiali predominanti sono effetto pietra e legno, mentre le sedie sono rivestite in pelle ecologica. C’è anche una componente creativa grazie alle opere dell’artista Fabrizio Cattabriga (in arte Gerry), che rappresentano appieno la filosofia del nostro ristorante connettendo l’aspetto materico a quello spirituale”.

Per quanto riguarda il menù e la carta dei vini cosa dobbiamo aspettarci?

Francesco: “il menù parte dalla migliore tradizione gastronomica emiliana per attraversare altri sapori e proporre combinazioni originali. Uno dei nostri punti di forza è sicuramente la pasta fatta in casa nella nostra cucina guidata dallo chef Ludovico Alma, come i tortelli di ricotta con funghi e tartufo e le mezzalune con mortadella e granella di pistacchi. Un altro fiore all’occhiello è la carne di qualità e tagli pregiati come il tomahawk, l’angus e la fiorentina. Per accompagnare i nostri piatti offriamo la possibilità di scegliere tra circa 150 etichette diverse di vini. Inizialmente saremo aperti sia a pranzo che a cena e, per il futuro, abbiamo in mente diversi eventi e progetti che svilupperemo man mano”.

Per informazioni e prenotazioni: tel. 3517690940; email: ristoranteardesia@gmail.com

Chiara Sorrentino

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