Lo sviluppo dell’e-commerce tra presente e futuro

L’acquisto online è in continua crescita. Ne parliamo con Alessandro Zocca di Globe web agency.

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La pandemia e i mesi di lockdown, se da una parte hanno messo in ginocchio diversi settori, da un lato hanno favorito lo sviluppo dell’e-commerce e del digital marketing. “Le persone si sono abituate a cercare e consultare dal proprio smartphone e computer – ha affermato Alessandro Zocca di Globe, web agency di Modena e Carpi. – Ormai è una tendenza in continua crescita. Acquistare online è normale come acquistare offline. Anche le attività con punti vendita fisici come i negozi devono assolutamente considerare di mettere online i prodotti che vendono perché il cliente vuole poter consultare in anticipo, ovunque si trovi”.

Quali sono i settori che dovrebbero maggiormente puntare sull’e-commerce oggi? 

“Sicuramente alimentari, abbigliamento ma direi tutti i settori, più un’attività è specializzata su un settore e più ha possibilità di funzionare online. Amazon è un generalista ma non potrà mai avere tutti i prodotti food di Modena, non risponde al telefono, non ha WhatsApp. Ecco, le aziende devono essere, in queste cose, diverse da Amazon, iper-specializzate e fornire consulenza e assistenza al cliente”.

E chi non ha prodotti da vendere?

“Chi opera nel settore servizi deve farsi trovare velocemente da parte dei potenziali clienti e poi fornire le prove delle sue capacità con testimonianze di clienti già acquisiti. Il settore servizi è molto dinamico e attivo online, occorre sporcarsi le mani e metterci la faccia senza paura di fare brutte figure. Noi ad esempio abbiamo puntato tanto sul dare un eccellente servizio di assistenza per cui se chiami spesso in diretta risolviamo il problema o forniamo consulenza”.

I social hanno un ruolo importante in questo tipo di campagne? Quali soprattutto? 

“I social come Facebook, Instagram ma anche Pinterest e TikTok hanno il compito di creare uno stimolo nelle persone. Finché gli utenti trascorreranno parecchio tempo sui social sarà importante per le attività presidiare questo territorio. E’ molto importante curare la parte delle campagne sponsorizzate e farlo in modo professionale. Tra l’altro noi abbiamo appena ottenuto la Meta Certified Creative Strategy Professional che viene assegnata da Facebook ai professionisti della pubblicità digitale che dimostrano competenza nello sviluppo di efficaci strategie creative per dispositivi mobili e brief creativi”.

C’è bisogno di maggiore informazione su questi argomenti? Offrite anche consulenze o organizzate corsi?

“Personalmente ho formato centinaia e centinaia di persone con corsi di formazione mirati sul web marketing, la cosa positiva è che, dopo parecchi anni che hanno seguito i miei corsi, mi contattano per avere consulenze mirate. Chi non si aggiorna quotidianamente in questo settore non ha futuro”.

In che direzione andrà l’e-commerce nel futuro? Sarà sempre più alternativa al mercato tradizionale?

Ormai non ha più senso parlare di e-commerce e mercato tradizionale come due parti separate dell’economia. Ad esempio il web può aiutare a portare clienti in un negozio, basti pensare a Google Map o agli annunci di Google Ads. E’ chiaro che ci sono prodotti che sono diventati ormai commodity e che sempre più saranno acquistati online, penso ad esempio ad alcuni marchi di scarpe famosi”.

Parliamo di Globe, quando è nata questa realtà e quando avete deciso di puntare sull’e-commerce? 

“Globe è nata nello scorso secolo, precisamente nel 1999. Allora quando andavo nelle aziende si aspettavano di ricevere il sito internet dentro una scatola, come fosse un software con il Cd. Mentre nei primi anni di attività il focus era sul sito internet vetrina negli ultimi anni si è assistito a una forte accellerazione verso le vendite online, tendenza che è destinata a crescere. Ciò non significa che i negozi spariranno, ma dovranno adattarsi. Non è un caso che molte attività nuove che aprono siano per lo più legate al food e alla ristorazione, perché stare con gli amici per un aperitivo o a cena è un’esperienza che non si può acquistare online”.

Quali consigli daresti ai giovani che volessero entrare in un campo come il vostro?

“I giovani entrano nel nostro settore e lo devono fare senza paure, proponendo anche cambiamenti ma sapendo ascoltare chi ha già esperienza. Parliamo di professioni sempre più verticali quindi ha senso specializzarsi in un ramo del web ad esempio la programmazione, la data analysis, i social media o altro. Studiare e applicare, noi all’interno abbiamo ragazzi usciti dall’istituto informatico, da scienza della comunicazione, da marketing, i giovani hanno tanto da dare e sono la risorsa fondamentale di qualsiasi attività legata a Internet”.

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