In un tempo veloce, in cui in classe gli studenti sembrano svagati surfisti, continuamente in viaggio nella virtualità, e i docenti cercano caparbiamente di condurli come palombari nelle profondità degli oceani del sapere, forse uno dei pochi comuni legami e canali di comunicazione tra loro sono le storie. Tutti ce ne cibiamo, affamati di vite altrui, attraverso le quali dilatare i confini ristretti e talvolta asfittici della nostra, e il proliferare di serie TV, podcasts e corsi di storytelling ne è la prova.
Un gruppo di appassionate professoresse dell’Itis Vinci di Carpi ha colto questa sfida educativa e ne ha fatto il punto di partenza per un progetto, BiblioVinci, che sta raccogliendo consensi e si sta articolando in sempre nuovi filoni.
Tutto è nato da un’idea della docente di Lettere Lucia De Marco, che, in piena prima ondata pandemica, ha cominciato ad elaborare questa piccola rivoluzione copernicana, partendo dall’assunto che non è vero che i ragazzi, anche quelli apparentemente più lontani per interessi e formazione dalla letteratura, non possano esserne incuriositi, se stimolati nel giusto modo. La prima tappa di questo percorso di avvicinamento dell’istituto alla letteratura è stata l’iscrizione alla piattaforma online MLOL, fortemente voluta dal preside, professor Marcello Miselli, per dare l’opportunità a docenti, alunni e famiglie di consultare e prendere a prestito con un click centinaia di romanzi, riviste, quotidiani, saggi ed audiolibri.
In seguito, con la collaborazione di un folto team di colleghi di diverse discipline (Manuela Lolli, Giusy Lepera, Daniela Penta, Maria Palumbo, Milena Gualdi, Giovanna Fontana, Giulia LaTorre ed Antonio Ardito), De Marco ha dato vita alla biblioteca della scuola, dove attualmente i ragazzi possono prendere a prestito una vasta collezione di libri, con l’aiuto di docenti ed ex professori volontari. Libri in gran parte frutto di donazioni di colleghi, famiglie e studenti, che, in occasione dell’iniziativa annuale Io leggo perché, appena svoltasi, possono acquistare uno o più volumi a scelta nelle librerie convenzionate, La Fenice, Mondadori e Radice e Labirinto, per farne dono alla scuola.
Con questo tesoretto di testi e tanto entusiasmo, la squadra della professoressa De Marco, che nel frattempo ha coinvolto anche le colleghe Valentina Marmiroli, Stefania Leomanni e Rosaria Romeo, ha iniziato a proporre altre iniziative, di cui alcune sono in fase di realizzazione ed altre già in cantiere, con un unico denominatore: portare il piacere della lettura ai giovani.
Se già dagli esordi di BiblioVinci e anche in DaD una redazione pluriclasse di accaniti lettori aveva già creato, con la guida della professoressa Milena Gualdi, un seguitissimo blog letterario dalla curata veste grafica, silenzidicarta.blogspot.com, nel quale gli studenti scrivono tuttora numerose recensioni dei loro romanzi e fumetti preferiti, la proposta culturale oggi si è ulteriormente allargata e comprende anche un gruppo di lettura a cadenza mensile, Il tè delle meraviglie, tenuto dalla professoressa Romeo, ed una serie di incontri con autori locali, che presentano le proprie opere ad alunni, famiglie e docenti interessati ad ascoltarne le storie.
In particolare, negli incontri pomeridiani del Tè delle meraviglie gli alunni, abilmente coinvolti dalla professoressa Romeo, esperta del metodo di ermeneutica letteraria “da soggetto a soggetto”, ideato dalla studiosa Tatjana Kasatkina, dialogano con opere sfidanti, che pongono loro interrogativi spesso spiazzanti e di grande attualità, sorseggiando una tazza di tè, in un clima di scambio culturale non giudicante, lontano da voti e tassonomie ed aperto al contributo di tutti e ciascuno.
Il primo romanzo in cartellone è Mia, di Antonio Ferrara, che tratta il tema della violenza di genere, e che, nel primo dei due incontri ad esso dedicati, avvenuto lo scorso 18 novembre, ha attirato una quindicina di studenti. Esso è idealmente in raccordo col progetto sulla lotta alla violenza di genere della Peer education, di cui è referente la professoressa Giovanna Fontana, volto a sensibilizzare gli alunni, con la collaborazione degli studenti facilitatori e dello psicologo di istituto Giulio Martinelli. Il prossimo Tè, di approfondimento del primo, sarà il 15 dicembre, alle ore 14,30.
Gli incontri d’autore, organizzati da De Marco e Marmiroli, che si è occupata di tenere le pubbliche relazioni della scuola con riconosciuti scrittori locali, saranno invece inaugurati il prossimo 30 novembre, alla stessa ora, dalla scrittrice carpigiana e professoressa di Lettere del Liceo Fanti Alessandra Burzacchini, che dialogherà con docenti, famiglie e alunni sulle sue opere Blu principe, Sulle tamerici salmastre e Giocare il tempo, in cui avvicina in modo coinvolgente il lettore a grandi personaggi della Storia e della Letteratura, come Alberto Pio e Gabriele D’Annunzio, e riflette con delicata poesia sulla fragile età dell’adolescenza. Il 27 gennaio la scuola ospiterà poi un recital, in occasione della Giornata della Memoria, che vedrà in scena alcuni attori che metteranno in scena il romanzo biografico All’alba saremo liberi di Deborah Muscaritolo, insegnante e psicologa, la quale narrerà al pubblico la storia del nonno Antonio, deportato immediatamente dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 nell’inferno del lager nazista di Dora-Mittelbau.
L’8 marzo, Festa della donna, sarà invece protagonista la scrittrice Ivana Sica, che presenterà Rosa conosce il mare, pluripremiato romanzo di sapore autobiografico e saga familiare, con al centro tre generazioni di donne, strappate dalle asperità della vita dalla loro cittadina calabrese, Bellavista, dalla quale dovranno migrare al Nord, in un doloroso viaggio di libertà ed emancipazione.
La rassegna ospiterà infine la giovane esordiente Rebecca Magri, in arte Rebrahul, ventiduenne scrittrice carpigiana, autrice della serie di ambientazione coreana Oh, you’re such a nerd e affermata influencer, esempio vivente del crescente interesse di tanti giovani per la cultura orientale e del fatto che il mestiere dello scrittore possa essere ancora un sogno desiderabile per le nuove generazioni.
E’ forse vero, allora, come diceva Daniel Pennac, che Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere?
di Valentina Marmiroli