“Buonanotte bosco” di Karen Jameson e Marc Boutavant e “Coraggioso come un topo” di Nicolò Carozzi

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Due albi illustrati in cui immergersi per l’autunno sono “Buonanotte bosco” con testi di Karen Jameson e Marc Boutavant, e “Coraggioso come un topo” (“Coraggioso come un topo?”) di Nicolò Carozzi, entrambi editi da Terre di Mezzo.

Buonanotte bosco” è un amabile albo che vede per protagonista una bambina e il suo cane. Il punto di vista esterno li segue mentre tornano a casa la sera attraversando il bosco in autunno e salutando tutti gli animali che si preparono per la notte.

Come svelano i risguardi del libro, la narrazione ha inizio immersa nell’avvolgente luce del crepuscolo e termina nel blu della notte acceso dal candore di soffici fiocchi di neve.

Gli animali non sono mai nominati in modo specifico ma sono facilmente riconoscibili grazie alle illustrazioni e alla poesia della buonanotte che li descrive mentre sono in procinto di ritirarsi nelle loro tane.

È la bambina a rivolgersi loro con un genuino lirismo.

Le informazioni sono accurate ma ciò che colpisce e affascina è sopratutto l’atmosfera intima che le illustrazioni e i versi in rima riescono a creare.

È adorabile il modo in cui è rappresentata la bambina: quando invita il suo cane a fare silenzio per non spaventare gli animali del bosco, sempre ritratta con il quaderno tra le mani su cui ogni tanto si ferma a disegnare, e che alla fine giunge insieme al suo fedele amico nella sua casetta ai margini del bosco costruita con tronchi di legno dove c’è qualcuno che la sta aspettando.

È un’ottima lettura da fare alla sera prima di andare a letto, ma anche da portarsi fuori all’aperto, tra i suoni e i colori della natura in autunno.

Coraggioso come un topo” è invece un albo dalle immagini fortemente evocative con una copertina dal fascino surrealista, in cui la componente testuale è ridotta ai minimi nello stile del picture book americano.

Anche qui i risguardi ci danno dei forti indizi sul contesto e sui protagonisti della storia.

La storia è semplice e al tempo stesso accattivante: i più piccoli, armati solo della loro intelligenza e del loro coraggio, sfidano la prepotenza e la forza dei grandi.

C’è anche la tematiche dell’amicizia e del gioco di squadra ma è la follia, intesa come la intendeva Steve Jobs, il cuore pulsante della narrazione scritta e figurata.

Questo albo è un invito a non perdere la curiosità e l’ambizione, ad avere il coraggio di fare scelte non convenzioanli, azzardate, che a molti potrebbero risultare assurde, ma che sono le stesse in grado di cambiare il mondo e di stabilire un nuovo ordine nelle cose. Che poi, di solito, sono le idee che partono dal cuore, e il topolino protagonista di questa storia ne è un piccolo e grande esempio.

Chiara Sorrentino

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