In 45mila ad attendere la “fumata”

Migliaia sono i fedeli in transito presso i siti vaticani, sotto l’occhio vigile delle Forze di Polizia e tutti gli altri attori schierati per garantire una serena accoglienza a chi vorrà assistere agli eventi destinati ad annunciare al mondo la elezione del nuovo Santo Padre.

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È stato “battuto” alle ore 07:00 di ieri mattina il primo “ciak” del dispositivo di sicurezza pianificato dalla Questura di Roma per il Conclave.

Con le operazioni di bonifica affidate a unità cinofile e artificieri, è iniziato il copione scritto per garantire l’arrivo in sicurezza ai fedeli che assisteranno al Conclave nelle prossime ore o che visiteranno i luoghi simbolo della cristianità.

È stata quindi la volta dei controlli di prefiltraggio e filtraggio, utili ad accedere all’area riservata, lungo via della Conciliazione e piazza pio XII, senza tralasciare piazza S. Pietro e la Porta Santa, sebbene, in quest’ultimo caso, solo all’esito degli ulteriori controlli di prefiltraggio.

Migliaia sono i fedeli in transito presso i siti vaticani, sotto l’occhio vigile delle Forze di Polizia e tutti gli altri attori schierati per garantire una serena accoglienza a chi vorrà assistere agli eventi destinati ad annunciare al mondo la elezione del nuovo Santo Padre.

La porta della Cappella Sistina si è chiusa intorno alle 17.40 di ieri, 7 maggio, con il solenne “Extra Omnes” pronunciato dal Maestro delle Cerimonie, monsignor Diego Ravelli. Fuori tutti: ora è davvero arrivato il momento della scelta.

La prima fumata del conclave si è palesata alle 21 ed era nera, come previsto. In Piazza San Pietro i fedeli ad aspettarla sono oltre 45mila. Nulla di fatto insomma occorrerà verificare se già tra oggi e domani, come vorrebbe la tradizione degli ultimi cinque conclavi, i cardinali elettori troveranno il consenso per la scelta della nuova guida della Chiesa cattolica.

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