Carpi ancora una volta sul podio tra i Comuni Ricicloni

Al secondo posto in regione per il minor quantitativo di rifiuti urbani prodotti e per il minor quantitativo di rifiuti indifferenziati.  

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Da sinistra Aram Iobstraibizer, Aimag; l'assessore Serena Pedrazzoli; Davide Ferraresi, Legambiente Emilia Romagna e Simona Buda, presidente Alea Ambiente

Anche quest’anno Carpi sale sul podio dei Comuni Ricicloni, confermandosi, ancora una volta, tra le città emiliano romagnole più virtuose nella gestione dei rifiuti. Nella speciale classifica stilata ogni anno da Legambiente, infatti, la città di Carpi si è guadagnata una doppia medaglia d’argento, tra i Comuni con più di 25 mila abitanti, sia per il minor quantitativo di rifiuti urbani prodotti sia per il minor quantitativo di rifiuti indifferenziati I risultati raggiunti in regione sono stati resi noti nella mattinata di giovedì 6 marzo a Forlì nel corso di Ecoforum Emilia Romagna, l’appuntamento annuale per discutere di economia circolare, smaltimento rifiuti e recupero di materie prime che in questa 17esima edizione ha proposto un approfondimento sulla gestione dei rifiuti a seguito di eventi estremi. Dal dossier 2024 dei Comuni Ricicloni, che contiene dati riferiti al 2023, emerge che a Carpi il quantitativo di rifiuto urbano prodotto è pari a 468,7 kg/abitante/anno (in diminuzione rispetto 486,6 kg/ab/anno del 2022). La quantità di rifiuti indifferenziati è invece di 63,6 kg per abitante. Mentre la raccolta differenziata ha raggiunto l’86,4 per cento.

Il riconoscimento è stato ritirato dall’assessore all’Ambiente del Comune di Carpi Serena Pedrazzoli che ha sottolineato come il risultato sia arrivato “grazie all’impegno di tutta la comunità e del gestore Aimag. È un traguardo – ha aggiunto – che conquistiamo con orgoglio da diversi anni e questo ci stimola a impegnarci ulteriormente per fare sempre meglio”.

I comportamenti virtuosi dei cittadini carpigiani incidono anche sul risultato complessivo di Aimag che risulta al secondo posto nella speciale classifica per gestori (una decina in tutta la regione), con 49,5 chilogrammi pro capite di rifiuto a smaltimento e l’89 per cento di raccolta differenziata negli undici Comuni serviti (con 169.000 abitanti complessivamente).

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