Operazione Ottovolante in corso a Reggio Emilia.Dall’alba di questa mattina, sessanta finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, di altri Reparti specialistici del Corpo, nonché del Servizio Centrale sulla Criminalità Organizzata, sotto il coordinamento della Procura, stanno dando esecuzione a un’ordinanza del G.I.P. del Tribunale di Reggio Emilia e, in particolare, a 1 custodia cautelare in carcere nei confronti di un noto imprenditore reggiano, una misura degli arresti domiciliari e un divieto di dimora in tutti i comuni della nostra regione, nei confronti di 5 indagati, a vario titolo, per i reati di estorsione, usura e favoreggiamento reale.
Numerosi gli episodi di usura ed estorsione perpetrati dall’imprenditore reggiano a danno di altri imprenditori locali e non solo, con la riscossione di interessi usurari per un importo pari a circa 413mila euro, e con l’applicazione di tassi d’usura fino al 177,50% del capitale “prestato”. L’imprenditore reggiano, era già stato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere lo scorso 16 agosto 2024, per vicende della stessa natura, a danno di un imprenditore di origine campana, in evidenti difficoltà economiche e vittima, tra l’altro, di minacce e violenze; in quel frangente vennero arrestati anche due soggetti di origine calabrese al vertice del sodalizio criminale interessato dalla precedente operazione Minefield del febbraio 2024.