Da quando è partito per l’Africa per la prima volta, 25 anni fa, Marino Malaguti, presidente dell’associazione carpigiana Africa Libera, ha continuato con impegno, passione e intraprendenza a portare avanti progetti in favore di Ghana e Costa d’Avorio. Infaticabile, nonostante i suoi 76 anni, Marino l’Africa ce l’ha nel cuore: “è la mia vita”, sorride dopo essere rientrato da una missione nel continente africano lo scorso 10 febbraio. “Mancavo da tempo e tornare in quella terra è stata una grande emozione, soprattutto per verificare quanto fatto sinora”, spiega. Un viaggio importante durante il quale la delegazione del sodalizio di casa nostra ha ufficialmente “consegnato le chiavi dell’ospedale ivoriano di Guinglo Zagnan, posto ai confini di Guinea e Liberia, finanziato da Africa Libera, da Cmb, Unipol e dalla ditta Il Sarchio. Un passaggio importante a cui è seguita una grande festa”.
Dalla Costa d’Avorio il viaggio è poi proseguito in Ghana dove è stato realizzato l’ennesimo pozzo – 25 quelli tutt’ora in funzione sorti grazie ad Africa Libera – sovvenzionato da alcuni donatori di Rio Saliceto: “la siccità sta stringendo quel territorio in una morsa tremenda. Tra le varie aree abbiamo scelto di concentrare il nostro aiuto a Sapatiè. Un villaggio remoto, faticosamente raggiunto seguendo una pista sabbiosa in cui ci siamo piantati innumerevoli volte. Una volta arrivati a destinazione ci siamo trovati di fronte a una situazione drammatica: niente acqua né luce e nemmeno uno scuola per ospitare i bimbi, per non parlare della questione sanitaria… Mi sono letteralmente messo le mani nei capelli. E’ stata dura, soprattutto per far arrivare i macchinari e le attrezzature necessari, ma ora a Sapatiè ci sono un pozzo e una scuola, una struttura semplice dotata di una tettoia e pertanto in grado di assicurare ai più piccoli di poter fare lezione anche in caso di pioggia”.
La delegazione ha inoltre consegnato materiali al centro sanitario già operativo a Zongo Ghana e donato una motocicletta per facilitare gli spostamenti degli operatori impegnati nel fare le vaccinazioni nei villaggi limitrofi. Visitato anche il Centro di Formazione giovanile di Busunya, sempre in Ghana, dove l’associazione ha contribuito a rimettere in sesto il laboratorio di falegnameria. “Per rispondere alle esigenze che nascono quotidianamente – conclude Marino Malaguti – possiamo contare sul prezioso contributo dei volontari delle due associazioni Africa Libera Ghana e Africa Libera Costa d’Avorio nate proprio per essere le nostre orecchie e le nostre braccia”. Africa Libera, che conta oggi 199 soci e tanti amici, è nata l’8 dicembre 2004 ma non ha alcuna intenzione di mollare la presa, perché la solidarietà non deve conoscere battute d’arresto: “sto già pensando di ripartire ad agosto, i fronti su cui operare infatti sono tanti e i bisogni crescenti”.
Jessica Bianchi