Il telefono suona. Dall’altro capo, un uomo preparato e professionale si presenta come il funzionario della sicurezza clienti della banca e lo avverte che si sono verificati dei movimenti sospetti nei circuiti bancari e che qualcuno sta tentando di accedervi. Conosce dettagli precisi della vita della “vittima”, un professionista di 68 anni di Campogalliano: il suo indirizzo, il fatto che abbia un conto corrente cointestato, persino un cambio di residenza…
Non ancora del tutto convinto di avere a che fare con un dipendente della banca di cui è correntista, il truffato cambia idea quando l’interlocutore gli dice che sarebbe stato contattato dal comandante di stazione dei Carabinieri di Campogalliano. Telefonata che puntualmente arriva, direttamente dal numero della caserma, e durante la quale viene invitato a recarsi in banca per eseguire delle operazioni che serviranno a bloccare il suo denaro ed evitare che finisca nelle mani di malintenzionati. La trappola è stata tesa ad arte, il 68enne si reca in banca dove esegue due bonifici istantanei e pertanto non revocabili da circa 50mila euro ciascuno: “sapevano tutto di me, conoscevano ogni dettaglio del mio conto, della mia agenzia… e parlare con i carabinieri mi aveva fatto credere che tutto fosse vero, come i numeri di telefono da utilizzavano. Tutto pareva reale. Una volta fatte le operazioni bancarie ho ricontattato i militari per avere conferma dell’appuntamento che avevamo fissato per il pomeriggio ma loro non ne sapevano nulla e ho iniziato a insospettirmi. Rientrato in ufficio ho controllato l’home banking, non era uscito un centesimo ma dopo 30 minuti non c’era più nulla…”. Circa 100mila euro si sono così polverizzati, cifra, conclude il 68enne, “assolutamente non recuperabile”.
Sia chiaro, aggiunge il presidente del Codacons di Modena, Fabio Galli, “non vi sono responsabilità né da parte della presunta banca né tantomeno dei falsi carabinieri dal momento che stiamo parlando di una truffa. Mi chiedo però: costerebbe molto a un funzionario di un istituto bancario in presenza di un cliente che non opera di solito con queste somme investire dieci secondi del suo tempo per accertarsi che vada tutto bene? Per chiedere la ratio di tali operazioni anomale… Perchè non prestare una maggiore attenzione? La stessa che hanno quando non cambiano un assegno da cento euro a una persona che si presenta con un assegno circolare emesso dalla stessa manca ma che non ha il conto lì. Le istituzioni bancarie devono rendersi conto che il livello di protezione deve essere più alto, e anche il loro livello di attenzione”.
I truffatori sapevano tutto del 68enne, “dati sensibili, privati. Chi glieli ha dati? Come sono riusciti questi delinquenti a mettervi mano? Quando si verificano degli attacchi da parte di hacker, e parlo in generale, – conclude il presidente Galli – e tutti si affrettano a dire che non hanno procurato danno, non è che mentono soltanto per tranquillizzarci ma in realtà hanno fatto man bassa di dati importanti? Dati che in mano ai truffatori sono una rovina! Dobbiamo sentirci tutti sotto attacco”.
La vittima ha sporto denuncia e i carabinieri, quelli veri, hanno dato il via alle indagini per risalire ai truffatori.