Venduto il complesso immobiliare che ospitava l’ex Supercinema 70

Ad acquistarlo è stato un imprenditore carpigiano di cui ancora non si conosce il nome, nonché unico offerente. Ma quale sarà il destino dell’immobile? Cosa vi verrà realizzato? Dopo una imponente opera di ristrutturazione, il complesso offrirà appartamenti di pregio e un’autorimessa per garantire un posto auto ai futuri residenti. Gli ampi locali del piano terra, dove un tempo sorgevano il cinema e un pub, sono tutti da ripensare e, spiega l'ingegner Massimo Barbi, progettista incaricato dal nuovo proprietario, “vi potrebbero trovare spazio alcuni negozi e un punto ristoro che strizzi l’occhio soprattutto ai più giovani anche in considerazione della vicinanza della Biblioteca”.

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Il complesso immobiliare che ospitava l’ex Supercinema 70 di via Rodolfo Pio, inagibile dopo il sisma del 2012 e finito all’asta, è stato venduto per una cifra di poco superiore rispetto al prezzo iniziale stabilito dall’IVG – Istituto Vendite Giudiziarie del Tribunale di Modena, ovvero 760mila euro. Ad acquistarlo è stato un imprenditore carpigiano di cui ancora non si conosce il nome, nonché unico offerente. Ma quale sarà il destino dell’immobile? Cosa vi verrà realizzato?

“L’intenzione – spiega l’ingegner Massimo Barbi, progettista incaricato dal nuovo proprietario – è quella di ridare luce e lustro a un angolo di centro storico che col calare della sera da ormai troppo tempo è lasciato nell’abbandono. E’ davvero un’ottima notizia che un imprenditore del territorio abbia ancora voglia di scommettere su Carpi e di investirvi, sottraendo al degrado un’area del centro storico”. Dopo una attenta e imponente opera di ristrutturazione, il complesso potrà offrire appartamenti di pregio e un’autorimessa per garantire un posto auto ai futuri residenti. Gli ampi locali del piano terra, dove un tempo sorgevano il cinema e un pub, sono tutti da ripensare e, conclude l’ingegner Barbi, “vi potrebbero trovare spazio alcuni negozi e un punto ristoro che strizzi l’occhio soprattutto ai più giovani anche in considerazione della vicinanza della Biblioteca”.

J.B.

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