C’è un carpigiano dietro al grande successo di Cattivissimo me 4!

Matteo Rovatti, ex studente dell'ITIS Leonardo da Vinci, oggi vive a Parigi insieme alla compagna Luisa Geffert. Entrambi sono animatori digitali per Illumination Studios Paris, la casa di produzione che ha visto nascere successi straordinari come Super Mario Bros, Prendi il Volo, Cattivissimo Me, Minions.

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Matteo e Luisa davanti al cartonato di Cattivissimo me 4 al Cinema Corso

Il film d’animazione Cattivissimo me 4 si appresta a cominciare la sua quinta settimana di programmazione al Cinema Corso! Sempre ai vertici delle classifiche del botteghino, un incredibile successo mondiale che in Italia ha già superato i 15 milioni di euro!

Non tutti però sanno, che dietro a questo incredibile successo c’è anche il lavoro di un carpigiano! Si tratta di Matteo Rovatti: classe 1990, studente dell’ITIS Leonardo da Vinci di Carpi si è poi trasferito nel sud della Francia per perfezionare gli studi. Oggi vive a Parigi insieme alla sua compagna Luisa Geffert, entrambi sono animatori digitali per Illumination Studios Paris, la casa di produzione che ha visto nascere successi straordinari come Super Mario Bros, Prendi il Volo, Cattivissimo Me, Minions.

“Mi sono interessato alla computer grafica – racconta Matteo – dover aver visto un documentario dedicato al dietro le quinte di Jurassic Park ma ancora non sapevo che volessi fare animazione.

Incuriosito, una volta finiti gli studi superiori, ho iniziato a esplorare la computer grafica dopodiché mi sono cimentato nella pratica, provando e riprovando ancora. Dopo un lavoro per una  serie televisiva a Torino mi sono trasferito dapprima nel Sud della Francia e a Parigi dove vivo tuttora”. Dietro alla creazione di un film in 3D c’è un mondo complesso e affascinante: “tutto parte dall’idea, poi si crea uno storyboard, il design dei personaggi, i modelli fissi in 3D, i movimenti, il layout e poi arriva l’animazione, ovvero quello che facciamo noi. Noi mostriamo il personaggio nelle sue pose principali per descrivere ciò che succederà nella nostra scena da uno stacco di camera all’altro”, conclude Matteo.