Finisce in carcere anche il “picchiatore” del sodalizio criminale Ak 47 Carpi

Era sfuggito all’operazione della Digos del 30 aprile scorso ma ieri anche per lui si sono spalancate le porte del carcere. Il cittadino di origini pachistane, membro del sodalizio criminale Ak 47 Carpi, è stato condotto presso la Casa circondariale di Modena. L’indagato è accusato di aver ricoperto all’interno del gruppo criminale il ruolo di “picchiatore”, disponibile per azioni violente conclusesi in spedizioni punitive e pestaggi.

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La Digos di Modena, coordinata dalla Procura, dopo un’incessante attività di ricerca, ieri, 20 maggio, ha condotto in carcere un cittadino di origini pachistane membro del sodalizio criminale Ak 47 Carpi (per maggiori dettagli sull’operazione leggi qui: https://temponews.it/2024/04/30/si-faceva-chiamare-ak-47-il-commando-pachistano-sgominato-dalla-polizia/) associazione per delinquere dedita alla commissione di estorsioni, lesioni personali, minacce, autoriciclaggio e caporalato.

Il componente del gruppo è indagato, in concorso, per minacce aggravate dall’uso di armi, ovvero un coltello e una mazza da baseball, e per aver preso parte alla violenta rissa avvenuta a Carpi nella notte del 23 aprile 2022 che coinvolse una trentina di persone. L’indagato è accusato di aver ricoperto all’interno del gruppo criminale il ruolo di “picchiatore”, disponibile per azioni violente conclusesi in spedizioni punitive e pestaggi. L’uomo sfuggito all’operazione della Digos del 30 aprile scorso è stato rintracciato a Carpi e condotto presso la Casa circondariale di Modena.

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