Non vorrei vivere in nessun altro tempo che il nostro

Il 13 aprile, In Auditorium San Rocco, il convegno storico sulla testimonianza profetica di Dietrich Bonhoeffer. Con la partecipazione di Albertina Soliani, Fulvio Ferrario, Michele Nicoletti, e lo spettacolo Mio padre sanguina storia.

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Non vorrei vivere in nessun altro tempo che il nostro: è tratto da una frase del teologo e pastore luterano Dietrich Bonhoeffer il convegno storico che si terrà sabato 13 aprile presso l’Auditorium San Rocco.

Organizzato da Fondazione Fossoli in collaborazione con ACLI e C.I.B. – Centro Informazione Biblica, con il patrocinio di Rivista QOL LTR – Laboratorio Teologico Realino Diocesi di Carpi, il convegno si pone l’obiettivo, in prossimità della ricorrenza del 25 aprile, di riflettere sul tema della scelta proponendo l’esperienza di vita e di pensiero di un testimone speciale come Bonhoeffer, coinvolgendo in modo particolare le giovani generazioni.

I lavori della sessione del mattino, condotta da Maria Chiara Rioli dell’Università di Modena e Reggio Emilia, inizieranno alle ore 9.30, saranno aperti da Fulvio Ferrario, della Facoltà Valdese di Teologia di Roma, con la relazione dal titolo L’azione responsabile; a seguire, Michele Nicoletti, dell’Università di Trento, interverrà su Resistenza e resa: uno sguardo dal basso, mentre a chiudere la mattinata sarà il contributo di Albertina Soliani, Presidente Istituto Alcide Cervi, che terrà un intervento dal titolo Dietrich Bonhoeffer, un amico del cuore.

Si riprenderà poi alle 15.00, con lo spettacolo teatrale Mio padre sanguina storia, per la regia di Armando Madonna, a cura dell’associazione Giovani per Carpi: liberamente ispirato al celebre graphic novel MAUS di Art Spiegelman, premio Pulitzer 1992, lo spettacolo  narra la tragica vicenda di un sopravvissuto alla Seconda guerra mondiale e del suo rapporto con il figlio.

Alle ore 16.30 sarà poi la volta di una visita guidata al Museo Monumento al Deportato e alla mostra La cura della Memoria. Il Museo Monumento al Deportato, ricordo e ammonimento.

Si potrà seguire il convegno anche da remoto, tramite Zoom: iscrizione obbligatoria tramite mail a info@fondazionefossoli.it

Iscrizione in presenza non obbligatoria ma fortemente consigliata sulla pagina dedicata sul sito della Fondazione Fossoli.