La Casa della comunità apre le porte alla città

“L’assistenza territoriale - ha commentato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini - come ci ha insegnato la pandemia, è un presidio di salute fondamentale che deve essere portato sempre più vicino ai cittadini. E le Case della comunità rappresentano la risposta più efficace. Questa struttura, la sedicesima della provincia di Modena, è la dimostrazione di quanto noi, a differenza del Governo, crediamo nella sanità pubblica”. Sabato 23 marzo è in programma un open day per presentare la struttura alla cittadinanza, con tutti gli attori che hanno contribuito a costruirla.

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Un polo di riferimento per la salute del territorio in grado di ospitare ambulatori, consultori e sportelli socio sanitari. E’ la nuova Casa della comunità, inaugurata questa mattina, 18 marzo, in piazzale Allende. Ma quali saranno i servizi che abiteranno questi spazi? “Questo – spiega la direttrice generale dell’Ausl, Anna Maria Petrini – sarà un punto di riferimento per tutta la rete dell’assistenza territoriale. Qui, grazie a un investimento pubblico di 4 milioni di euro, in un’area di circa 3mila metri quadri  messa a disposizione dal Comune di Carpi, troveranno spazio una medicina di gruppo, l’infermieristica di comunità, l’infermieristica domiciliare integrata con l’ambulatorio delle cure palliative, ambulatori della cronicità peraltro dotati di strumentazioni collegate in telemedicina grazie al contributo della Fondazione Cr Carpi, uffici per la protesica integrativa, il Consultorio famigliare, lo spazio giovani, il centro adolescenza, lo sportello sociale, gli spazi per le associazioni di volontariato e la centrale operativa territoriale (Cot), snodo organizzativo fondamentale per la presa in carico di cittadini con patologie complesse. Non sono i muri il valore aggiunto bensì il lavoro fatto insieme per progettarli”. 

La nuova struttura, la sedicesima della provincia di Modena, frutto di un lungo percorso partecipato che ha coinvolto volontariato, scuola e professionisti in tutte le fasi della realizzazione, vuole “dare risposte efficaci, efficienti e tempestive sostenendo la domiciliarità in una città che invecchia – ha dichiarato il sindaco Alberto Bellelli – e lavorando su prevenzione e  promozione della salute e di corretti stili di vita anche grazie alla sua posizione strategica a ridosso del polo scolastico. Insomma un luogo fatto sì di servizi ma anche di persone, di relazioni. Di comunità”.

L’assistenza territoriale, ha poi commentato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, “come ci ha insegnato la pandemia, è un presidio di salute fondamentale che deve essere portato sempre più vicino ai cittadini. E le Case della comunità rappresentano la risposta più efficace. Questa struttura è la dimostrazione di quanto noi, a differenza del Governo, crediamo nella sanità pubblica”. Una casa dove, ha aggiunto il presidente del Centro servizi per il volontariato Terre Estensi, Alberto Caldana, “si costruirà la comunità grazie alla presenza del terzo settore perchè i volontari, si sa, sono l’enzima che tiene unita e coesa la cittadinanza”. Entusiasta della nuova apertura anche il “vicino di casa” Nicola Marino, presidente della Casa del Volontariato, che auspica “una promozione della salute a 360 gradi, da quella del corpo a quella dell’anima. Qui si gioca anche la partita più importante del futuro di Carpi: siamo in viale Peruzzi, qui ci sono i nostri ragazzi, il nostro futuro. Una generazione caratterizzata da nuove fragilità a cui occorre dare risposte”.

L’OPEN DAY

Sabato 23 marzo è in programma un open day per presentare la struttura alla cittadinanza, con tutti gli attori che hanno contribuito a costruirla. Volontari, studenti, professionisti sanitari e non, accoglieranno dalle ore 10 i cittadini che vorranno conoscere di persona i nuovi locali e i percorsi di assistenza. Il programma è vario e spazia dall’attività fisica, con le lezioni di pilates e le camminate, alla musica, che accompagnerà le visite guidate.

Jessica Bianchi