Lapam sostiene l’intelligenza artigiana delle piccole e medie imprese

"La nostra economia ha mostrato un alto grado di resilienza” spiega Gilberto Luppi, presidente di Lapam - Confartigianato.

0
213

“La nostra economia ha mostrato un alto grado di resilienza rispetto alle recenti crisi, quella pandemica prima e quella energetica poi. Sostenere le micro e piccole imprese del territorio, che nel 2023 erano il 99,1% del totale complessivo delle imprese attive, è fondamentale, perché tali attività rappresentano un asset strategico per lo sviluppo dell’intera collettività”. È l’appello in Emilia di Gilberto Luppi, presidente di Lapam – Confartigianato, diffondendo i numeri dell’ultima analisi dell’ufficio studi dell’associazione. 

Come emerge dall’indagine, al 31 dicembre 2023 erano 53.925 le imprese attive in provincia di Reggio Emilia e il 99,1% di queste sono micro e piccole imprese con meno di 50 addetti. Oltre la metà degli addetti (il 52,1%) lavora in mpi. Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia regionale per il lavoro, rilanciati da Lapam, si contano tra l’altro 31.000 lavoratori nelle micro e piccole imprese manifatturiere locali con meno di 50 addetti. Concentrandosi su Modena e dintorni, al 31 dicembre erano 70.170 le imprese attive in provincia, con un 99,1% di micro e piccole imprese con meno di 50 addetti. Quasi due terzi degli addetti (il 58,2%), anche nel modenese, lavora in micro e piccole imprese. 

In provincia il 35,7% dei lavoratori è occupato nel settore Manifatturiero (nona provincia in Italia) e si contano quasi 41.000 lavoratori nelle micro e piccole imprese manifatturiere con meno di 50 addetti. Aggiunge il segretario generale Lapam Confartigianato Carlo Alberto Rossi: “È importante che le istituzioni politiche si rendano conto di quanto le micro e piccole imprese siano il motore vero del paese. Bisogna dunque sostenerle e aiutarle nello sviluppo e nella crescita, da un lato riducendo burocrazia e tassazione, dall’altro con contributi e finanziamenti mirati”.