A Carpi arriva la palestra della memoria

“Proteggere il cervello con un allenamento costante e duraturo nel tempo”. E’ questo l’obiettivo indicato dalla dottoressa Vanda Menon, responsabile del Centro disturbi cognitivi e demenze del distretto di Carpi, della Palestra della memoria, un’esperienza che coinvolgerà - a partire dal mese di gennaio - gli over 70 in sessioni formative con esercizi mirati a tenere allenata la mente e la memoria, allo scopo di prevenire il decadimento cognitivo e promuovere la socializzazione. L’iniziativa rientra nel progetto Le storie che uniscono promosso da il Circolo Loris Guerzoni, l’Università per la libera età Natalia Ginzburg, l’Ushac e il Comitato Amici del Parco.

0
1852

“Proteggere il cervello con un allenamento costante e duraturo nel tempo”. E’ questo l’obiettivo indicato dalla dottoressa Vanda Menon, responsabile del Centro disturbi cognitivi e demenze del distretto di Carpi, della Palestra della memoria, un’esperienza che coinvolgerà – a partire dal mese di gennaio – gli over 70 in sessioni formative con esercizi mirati a tenere allenata la mente e la memoria, allo scopo di prevenire il decadimento cognitivo e promuovere la socializzazione.

Gli allenatori che animeranno i gruppi di partecipanti a questa particolare palestra, realtà che, spiega la direttrice del Distretto socio sanitario di Carpi, Stefania Ascari, “si stanno moltiplicando in tutta la provincia e rappresentano una importante opportunità di socializzazione nonché di mantenimento delle proprie facoltà cognitive il più a lungo possibile”, sono volontari formati, attraverso un corso specifico tenuto dalla neuropsicologa dell’Azienda Usl Petra Bevilacqua. “Lo scopo dei sei incontri di formazione  – spiega – che sono già partiti e termineranno a metà novembre, è quello di dare ai tutor gli strumenti necessari per creare esercizi ad hoc da presentare poi al gruppo”. 

Questa iniziativa rientra nel progetto, finanziato con 24.800 euro dalla Regione Emilia Romagna,  Le storie che uniscono promosso da il Circolo Loris Guerzoni, l’Università per la libera età Natalia Ginzburg, l’Ushac e il Comitato Amici del Parco. Le proposte sono variegate e rivolte a cittadini e famiglie, con particolare attenzione a giovani e anziani poiché, ha spiegato il presidente dell’Ushac, Carlo Alberto Fontanesi, “il nostro desiderio è quello di favorire il più possibile lo scambio intergenerazionale di esperienze e la socializzazione. E, ancora, di innescare forme di mutuo aiuto a favore delle persone fragili o svantaggiate, a rischio di solitudine e a favore delle persone con disabilità”.

Incontro tra giovani e anziani vuole promuovere momenti di incontro e dialogo tra persone differenti per età, estrazione sociale e provenienza. Le testimonianze e i racconti degli anziani saranno registrati e trasmessi sul canale di Web Radio Loris arricchiti con musiche e letture.

L’Università N. Ginzburg svilupperà, in collaborazione con la Biblioteca A. Loria, la rassegna Il racconto storico costituita da tre incontri con gli autori tra febbraio e aprile, con l’intento di coltivare la memoria attraverso piccole storie e la Grande Storia. Sono poi previsti laboratori artistici di acquerello, pittura e creta, e altri di cucina con i piatti della tradizione locale tramandati dai nostri nonni e momenti di confronto tra diverse culture gastronomiche del nostro paese.

I giovani con disabilità delle scuole medie e superiori saranno invece coinvolti nel servizio al bar del Circolo Guerzoni dopo aver frequentato un corso per barman e cameriere. “Un’occasione formativa – prosegue Fontanesi – che auspichiamo possa essere utile anche in vista del loro futuro lavorativo”.

Pomeriggi in musica consiste invece in una serie di incontri dedicati agli appassionati dei vari generi musicali e a guidare il ciclo dedicato alla musica lirica sarà il soprano carpigiano Serena Daolio.

Tutte le attività previste dal progetto verranno documentate dai fotografi del Gruppo Grandangolo di Carpi e il materiale prodotto confluirà in una mostra allestita presso la Saletta Esposizioni della Fondazione Cassa Risparmio di Carpi e presso il Circolo Guerzoni.

Insomma, ha chiosato l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Carpi, Tamara Calzolari, “Le storie che uniscono è una scommessa vinta poichè capace di creare connessioni nel quartiere e favorire tra giovani e anziani una condizione di benessere. I centri sociali devono pensare al futuro e rinnovarsi e i ragazzi hanno bisogno di proposte aggregative. Questo progetto composito centra entrambi gli obiettivi”.

Jessica Bianchi