“L’Amministrazione comunale è impegnata a compiere tutti gli atti necessari per permettere al più presto la riapertura dell’esercizio”. Queste le parole spese dall’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Malvezzi, il 20 giugno scorso, in occasione dell’approvazione da parte della Giunta di uno stanziamento pari a 60mila euro per la sistemazione del Chiosco situato nel Parco delle Rimembranze e affidato, tramite bando, ai titolari dello Chalet 3.0 nel maggio 2022. Spettano infatti al Comune di Carpi, proprietario dei muri, gli importanti lavori di manutenzione straordinaria sulle fognature così come la sostituzione degli infissi nella parte vetrata. Del cantiere però non vi è ancora alcuna traccia e il chiosco langue nel più completo abbandono. Un degrado che nei mesi scorsi è stato peraltro acuito da numerosi atti di vandalismo (rotti ad esempio i tubi dell’impianto di condizionamento) che hanno obbligato il Comune a recintare lo stabile onde evitare che altri malintenzionati bivaccassero all’interno dei locali. Dopo oltre un anno dall’affidamento la situazione è pressoché immutata e, nonostante le promesse e le rassicurazioni dei nostri amministratori, i lavori – che non sono ancora stati aggiudicati – rischiano di iniziare, nella migliore delle ipotesi a settembre. Un lungo, imbarazzante e inspiegabile stop che rischia di far saltare l’affidamento e veder così tramontare il progetto di Chalet 3.0 Park.
Era il 25 febbraio 2023 quando i giovani imprenditori vincitori del bando avevano dichiarato, nonostante la situazione si trascinasse già da mesi e i tempi fossero diventati biclici, di “non veder l’ora di entrare e creare qualcosa di davvero straordinario. Siamo certi che entro la fine dell’anno Chalet 3.0 Park sarà pronto ad accogliere chiunque vorrà venirci a trovare”. Poi tutto si è arenato. Il dubbio che l’operazione salti e che questi imprenditori decidano di portare il loro spirito d’iniziativa e i loro investimenti in un’altra città maggiormente lungimirante è tutt’altro che remoto.
Jessica Bianchi