Giù le mani dai nidi delle rondini, chi li distrugge rischia grosso

Ne attendiamo l’arrivo ogni anno con trepidazione. D’altronde sono loro a siglare l’arrivo della primavera. Le rondini, che quest’anno sono giunte in aprile dalla migrazione, con almeno un mese di ritardo rispetto agli anni precedenti, continuano ad abitare il centro di Carpi, rendendo i portici e i palazzi storici della nostra città veri e propri monumenti vivi grazie ai loro voli giocosi e ai loro garriti. Puntuali, i volontari della sezione di Carpi della Lipu hanno provveduto a censire il numero di nidi presenti in centro.

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Ne attendiamo l’arrivo ogni anno con trepidazione. D’altronde sono loro a siglare l’arrivo della primavera. Le rondini, che quest’anno sono giunte in aprile dalla migrazione, con almeno un mese di ritardo rispetto agli anni precedenti, continuano ad abitare il centro di Carpi, rendendo i portici e i palazzi storici della nostra città veri e propri monumenti vivi grazie ai loro voli giocosi e ai loro garriti.

Puntuali, i volontari della sezione di Carpi della Lipu hanno provveduto a censire il numero di nidi presenti in centro. Stando al loro ultimo monitoraggio, effettuato il 24 giugno, i nidi totali sono 80, di cui 62 integri e 18 artificiali. I nidi attivi al momento sono 38 e mediamente sono 4 i rondinotti presenti in ciascuno. I piccoli non ancora involati e presenti all’interno del nido ad oggi sono 55 ma la cova continua.

“Il numero di nidi attivi e di presenza degli adulti – avverte la delegata della Lipu di Carpi, Daniela Rustichelli – è sottostimato dal momento che di giorno le rondini se non sono impegnate nella cova possono essere fuori a caccia di insetti. Eseguiremo pertanto ulteriori monitoraggi serali per contare le presenze effettive. Anche il numero dei rondinotti è sottostimato perché dal punto in basso di osservazione, pur con binocolo se i nidiacei sono appena nati e ancora piccoli, non si vedono distintamente”.

Purtroppo tra corso Cabassi e via Manuzio dove storicamente approdano le prime rondini e dove da tempo insistono vari cantieri alcuni nidi sono stati distrutti. Sono ancora in tanti infatti a temere la sporcizia e, anziché adottare delle semplici soluzioni per limitare tale inconveniente, preferiscono impedire alle rondini di nidificare o peggio ne distruggono i nidi.

“La rondine adulta – prosegue Rustichelli – non sporca e nemmeno i rondinotti implumi. Gli esemplari adulti infatti portano fuori il sacchetto fecale per tenere pulito e igienizzato il nido. Ovviamente quando i rondinotti crescono e iniziano a star stretti è inevitabile che un poco di guano esca, per questo poniamo sotto al nido delle apposite tavolette, peraltro leggermente inclinate onde evitare che vi stazionino i colombi. Durante la prima settimana di volo può darsi che gli uccelletti uscendo dal nido sporchino un po’ le pareti sottostanti ma basta pazientare e pulire in quei giorni”. 

Distruggere i nidi è un atto barbaro e crudele perchè, prosegue Rustichelli, la rondine è un uccello “filopatrico, non solo è fedele per tutta la vita al proprio compagno ma anche alla propria casa. Se le togli il nido lei tenderà a rifarlo esattamente nello stesso punto”. 

Se pizzicati con le mani nel sacco queste persone rischiano e pure molto: le rondini, i loro nidi, le uova e i nidiacei sono protetti dalla legge n. 157/92 e dall’articolo 635 del codice penale, che ne vieta l’uccisione e la distruzione.

Le rondini si fidano dell’uomo per riprodursi, osservano il passeggio delle persone sotto ai portici, non sono infastidite nemmeno da musica o rumori forti… cerchiamo di essere più concilianti e riconoscenti, d’altronde questi uccelli ci tolgono di torno una gran quantità di zanzare, vespe, calabroni, cimici, moscerini e mosche… oltre a rallegrarci coi loro voli.

Jessica Bianchi 

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