Tra gli autisti degli autobus di Seta arrivano profughi e migranti

Al via un progetto di inserimento lavorativo in Seta di persone straniere ospitate nella rete di accoglienza integrata e nei progetti di inclusione del modenese, che verranno formate e successivamente assunte come autisti. “La difficoltà di reperimento di personale specializzato è ormai un problema largamente diffuso tra le aziende italiane di trasporto pubblico. Questo protocollo di intesa va a integrare le molte azioni che Seta sta mettendo in campo” commenta il presidente Nicolini.

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“Il Protocollo di intesa siglato questa mattina presso la Prefettura di Modena costituisce un progetto innovativo, che può rappresentare un modello di riferimento per le aziende di trasporto pubblico in ambito nazionale: ci impegneremo affinché apporti i risultati sperati, e auspichiamo che possa presto essere replicato anche negli altri bacini provinciali in cui operiamo, al pari del progetto Modena Include grazie al quale abbiamo recentemente inserito tra il personale addetto alla manutenzione due profughi di origine afgana”. Antonio Nicolini, presidente di SETA, commenta così l’avvio del progetto di inserimento lavorativo in azienda di persone straniere titolari di protezione internazionale, ospitate nella rete di accoglienza integrata e nei progetti di inclusione del territorio provinciale di Modena, che verranno formate e successivamente assunte come autisti di autobus.

“Rivolgo un sentito ringraziamento per la sensibilità e la disponibilità – aggiunge Nicolini – a s.e. il Prefetto Alessandra Camporota, nonché a tutti i soggetti che sono coinvolti assieme a noi nel progetto: dal Comune di Modena all’Unione delle Terre d’Argine, dalla Fondazione di Modena ad Acer, dall’Aci alla Scuola Interregionale di Polizia Locale. La difficoltà di reperimento di personale specializzato è ormai un problema largamente diffuso tra le aziende italiane di trasporto pubblico. Questo protocollo di intesa va ad integrare le molte azioni che SETA, investendo importanti risorse economiche, sta mettendo in campo per migliorare la gestione delle risorse umane, motivare e fidelizzare il personale e rendere più attrattive le posizioni lavorative offerte”.

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